-
.
Senior Member
- Group
- Pl@net Admin
- Posts
- 34,025
- Location
- Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!
- Status
- Offline
La Disputa del Sacramento, fine del 1508 - 1509
Affresco, base 770 cm circa
Città del Vaticano, Stanza della Segnatura
Nel programma iconografico della stanza della segnatura Raffaello non si attenne a quelli che potevano essere considerati i precedenti iconografici più celebrati, ma raffigurò una sequenza di ritratti ideali di personaggi che avrebbero incarnato il sapere delle figure, coinvolgendole in un’azione corale che avrebbe espresso il concetto ordinatore dell’intero ambiente e che la concordanza tra il sapere antico e quello a cui si era giunti con la rivelazione dal Cristianesimo.
Nella Disputa del Sacramento viene esaltata la verità rivelata da Gesù Cristo. A questa celebrazione partecipano teologi, dottori della Chiesa e santi che, a semicerchio, in due zone diverse sovrapposte si dispongono, in basso, intorno all’altare con l’ostia consacrata e, in alto, attorno alla Santissima Trinità: al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
Tutti i personaggi coinvolti nella “disputa”, fra i quali sono riconosciuti alcuni ritratti di contemporanei - quali Donato Bramante e Francesco Maria Della Rovere, ai buoni uffici dei quali Raffaello dovette probabilmente la chiamata a Roma presso il papa- partecipano animatamente, segnando in questo una vera novità rispetto alle rappresentazioni precedenti.
Il paesaggio che si vede nella zona inferiore e che dà alla composizione il senso di ariosità, come pure l’utilizzo di gamme cromatiche accostate secondo uno studio magistrale e non meno proprio la gestualità e le pose dei protagonisti, mai ripetute e sempre estremamente eloquenti, dovettero risultare altamente innovative e decretare, fin da subito, quel successo immediato che Raffaello riscosse in città e soprattutto nella cerchia dei dotti umanisti. (M.@rt)SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Milea - 27/6/2014, 20:51. -
.
Senior Member
- Group
- Pl@net Admin
- Posts
- 34,025
- Location
- Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!
- Status
- Offline
La scuola di Atene, 1509
Affresco, base 770 cm circa
Città del Vaticano, Stanza della Segnatura
Non meno innovativa e rivoluzionaria, rispetto alla disputa del Sacramento, fu la scelta di celebrare, sulla parete opposta della stessa stanza, nell’affresco con la Scuola di Atene, la ricerca razionale del vero che, in quegli anni di apertura alla sapienza antica, si compenetrava con il vero rivelato del Cristianesimo. Così, all’interno di una architettura magniloquente e di impronta classica, che trovava ispirazione nei coevi progetti di Donato Bramante per il nuovo San Pietro, sono rappresentati filosofi e saggi dell’antichità dominati, al centro della scena, dalle figure di Platone che indica con la mano il cielo e di Aristotele con la destra protesa verso terra.
I gesti di entrambi, come gli altri dotti e sapienti, sono eloquenti delle loro opere e del loro pensiero ed è notevole che Raffaello sia ricorso alla disposizione dei personaggi a gruppi, gruppi intenti a dibattere su questione di ordine filosofico.SPOILER (clicca per visualizzare)
Ancor più che nella Disputa del Sacramento, nella Scuola di Atene sono raffigurati nei panni dei saggi dell’antichità personaggi contemporanei. Se nella figura di Platone si è pensato di riconoscere Leonardo da Vinci, all’estrema destra si sono identificati il ritratto del Sodoma di Bramante, e l’autoritratto di Raffaello; nella porzione sinistra della scena è effigiato Francesco Maria Della Rovere, mentre nella figura di Eraclito, seduta e appoggiata con il gomito sinistro sul primo gradino della scalinata, figura aggiunta in un secondo momento, Raffaello raffigurò Michelangelo del quale, in quel medesimo tempo, era stata scoperta metà della volta della Cappella Sistina commissionatagli dal pontefice Giulio II. (M.@rt)
Edited by Milea - 27/6/2014, 20:53. -
.
Senior Member
- Group
- Pl@net Admin
- Posts
- 34,025
- Location
- Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!
- Status
- Offline
Parnaso, 1511
Affresco, base 670 cm circa
Città del Vaticano, Stanza della Segnatura
In un momento successivo rispetto alla Disputa del Sacramento e alla scuola di Atene Raffaello realizzò, sulla parete nord della Stanza della Segnatura, il Parnaso. Nello spazio destinato a questa raffigurazione era stata aperta una finestra che affacciava sul Belvedere alla sommità del Mons Vaticanum dedicato ad Apollo, il quale è rappresentato nel punto più alto dell’affresco con un boschetto di lauro alle spalle.
Il dio della poesia è intento a suonare una lira da braccio, uno strumento moderno ma adatto a evocare il valore universale ed eterno dell’ispirazione poetica, ed è attorniato dalle Muse, mentre tutt’intorno sono disposti diciotto fra poeti antichi e moderni.
Anche in questo caso il tema è in stretta relazione con l’originaria destinazione della stanza, e anche in questo caso, adattandosi nello specifico all’ingombro della finestra, Raffaello articolò e movimentò la composizione in senso nuovo e moderno dando, attraverso le due porzioni laterali che delimitano la finestra, un senso di ascensionalità che ben rappresenta l’aspirazione dei poeti a giungere alle vette dell’ispirazione rappresentata proprio da Apollo e dalle Muse. (M.@rt)SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Milea - 27/6/2014, 20:55.