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Eduard Manet
Sulla spiaggia
1873
Olio su tela
59,6X73,2cm
Musèe d'Orsay - Parigi
Durante l'estate del 1873, in vacanza con la famiglia sulla costa atlantica, Manet realizzò parecchie scene en plein air.
L'artista aveva già lavorato in precedenza in esterni, ma facendo soprattutto degli schizzi, che impegnava poi per lavorare all'opera in studio.
Fu certamente l'influenza di Claude Monet, membro di spicco del "gruppo di Batignolles" capitanato da Manet e particolarmente vicino a quest'ultimo negli anni settanta, a portare l'amico a dipingere interamente all'aperto, come dimostrano i granelli di sabbia presenti sulla superficie della tela.
Le scene raffiguranti persone sulla spiaggia, in particolare, erano state una specialità del suo maestro d'elezione, Eugene Boudin, e lo stesso Monet ne aveva rappresentate diverse.
Le loro opere, però, utilizzavano campi lunghi, inquadrando gruppi di persone perlopiù in movimento e dando un'impressione di vento e spensieratezza.
La tela di Manet, al contrario, è di grande concentrazione.
I due protagonisti - la moglie Suzanne intenta a leggere e il fratello Eugene, ripreso nella stessa posizione reclinata che aveva dieci anni prima in "Le déjeuner sur l'herbe" - sono silenziosi e assorti: soprattutto, essi sono ripresi in primissimo piano, con un'inquadratura ravvicinata che taglia l'azzurro del cielo, lasciandone vedere soltanto una striscia sottile.
Proprio la scelta di un orizzonte molto basso, insieme alla raffigurazione dei due personaggi di profilo, facendoli sembrare delle sagome triangolari piatte, analoghe alle vele scure delle barche, che imprimono un ritmo visivo ai blu dello sfondo, avvicinano il dipinto di Manet alle stampe giapponesi, che da anni l'artista conosceva e studiava e che vennero elette a rivoluzionario modello stilistico da due generazioni di pittori francesi. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 24/6/2014, 19:11
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