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Giorgio de Chirico
I giochi del principe
1915
Olio su tela
55,5X26cm
MoMa - New York
Il dipinto appare in una fotografia di Apollinaire ferito alla testa, scattata nello studio del gallerista Paul Guillaume, ed è una delle rarissime testimonianze fotografiche delle opere di de Chirico di questo periodo.
Di queste si ha infatti quasi sempre una documentazione scarsa e assai tarda, basata sui ricordi dell'artista o su cataloghi di mostre allestite molti anni dopo l'esecuzione dei quadri: dipinto a Ferrara, fu uno dei primi quadri che l'artista spedì a Guillaume.
Il tema dei giocattoli era stato già trattato dall'artista in alcune composizioni del 1914, come "Il cattivo genio di un re" e "Le caserme dei marinai"; in questo caso tuttavia esso diventa il protagonista assoluto tanto da essere assunto anche nel titolo.
La nostalgia dell'infanzia trascorsa nella mitica terra greca alimenterà di continuo la fantasia di de Chirico e l'identificazione dell'artista stesso con il principe del titolo del dipinto non è certo da escludere.
La grande tenda giocattolo che occupa tutto il primo piano e si staglia sullo sfondo del pavimento a impiantito di legno, con i colori sgargianti della sua ricca decorazione, fanno venire alla mente un passo delle "Memorie" in cui sono rievocati quelli che da bambino erano i suoi giochi preferiti: "La vita nella cittadina di Volos era densa di avvenimenti metafisici e provinciali. Fabbricavano aquiloni; ero diventato un vero maestro nella fabbricazione di aquiloni che facevo con carte colorate.
Quando andavo a lanciare in aria questi aquiloni in una piazza sita di fronte alla nostra casa, ero quasi sempre solo; i monelli di un altro quartiere venivano anche loro a lanciare i loro aquiloni in quella piazza ma stavano lontano da me e cercavano di mandarli più in alto del mio...quei monelli tessali erano spinti dal livore a tentare di buttar giù il mio aquilone perchè era più bello e più grande del loro; inoltre vedevano che io abitavo in una casa più bella della loro; che vestivo meglio di loro e che dovevo essere più intelligente e dovevo sapere molte più cose di quante ne sapevano loro...". ( Mar L8v )
Edited by Milea - 29/8/2022, 15:51 |
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