Cavalli con Dioscuri in riva al mare, Giorgio de Chirico, 1928

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view post Posted on 17/3/2011, 16:57     +4   +1   -1
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Giorgio de Chirico
Cavalli con Dioscuri in riva al mare
1928
Olio su tela
65X80cm
Collezione privata







I cavalli sono uno dei soggetti preferiti e più famosi dell'artista e la loro comparsa è stata annunciata da segni premonitori; Savinio racconta come il primo quadro di de Chirico a essere esposto in pubblico raffigurasse proprio un cavallo, e la terra di Tessaglia in cui il pittore nacque era celebre per l'allevamento di questi animali.

E ancora Nietzsche la cui filosofia, nei suoi aspetti più poetici e visionari, influenzò de Chirico e la nascita della Metafisica, nei primi giorni della sua follia pare abbracciasse un cavallo picchiato da uno spietato vetturino in una piazza di Torino.

Nelle "Memorie", il pittore parla di stupore che provò nella pinacoteca di Monaco davanti alla perfezione del capolavoro di Rubens "Il ratto delle figlie di Leucippo"; ebbene, i rapitori delle figlie del re di Tessaglia altri non erano che i Dioscuri Castore e Polluce, in questo quadro meno minacciosi.

Su una spiaggia dietro cui spunta un'acropoli con rovine classiche - potrebbe essere un ricordo di Atene, la città d'infanzia dell'artista - i gemelli figli di Zeus e di Leda pascolano i loro cavalli.
Uno di loro è steso come un moderno bagnante, tuttavia la posa è quella di certe statue di divinità fluviali dell'arte ellenistico-romana.

Un rocchio di colonna in primo piano, oltre alla funzione decorativa, potrebbe essere un altro richiamo alla mitologia personale e alla memoria del passato greco di de Chirico.

I cavalli sono monumentali, ripresi da immagini della statuaria antica del "Repertorio" di Reinach, con le enormi code fluenti talvolta appoggiate solidamente al terreno, quasi fossero il piedistallo di una statua.

Alla loro iconografia non sono estranee però suggestioni contemporanee, come quelle dei manifesti pubblicitari.

Nello scritto degli anni Venti "Vale Lutetia", de Chirico scrive: "Così Parigi. Ogni muro tappezzato di réclames è una sorpresa metafisica; e il putto gigante del sapone Cadum e il rosso puledro del cioccolato Poulain sorgono con la solennità inquietante di divinità di miti antichi". ( Mar L8v )







Edited by Milea - 28/8/2022, 17:23
 
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