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Henri Matisse
Lo studio rosa
( Lo studio del pittore )
1911
Olio su tela
179,5X221cm
Museo Puskin - Mosca
Il tema dell'atelier interessa particolarmente Matisse: compare agli inizi (“L'atelier di Gustave Moreau” - 1893-94, "Studio sotto i tetti" - 1901-1902) e continua ad essere trattato sino al “Grande interno rosso” del 1948.
Nel 1911 Matisse dipinge “Lo studio rosa”, “Lo studio rosso” e “L'interno con melanzane”: si tratta del suo atelier a Issy-les-Moulineaux, ben più ricco e attrezzato del sottotetto di quai Saint Michel.
Attraverso il proprio ambiente di lavoro, l'artista può dire di sè cose che gli altri soggetti non gli permettono, trasformando la pittura in una metafora della propria esistenza.
Nello “Studio rosa” i quadri alle pareti, tra cui bel visibili il “Luxe”e una serie di nudi, uno in lavorazione al cavalletto, la tavolozza, la scultura (“Nudo seduto con braccio dietro la schiena”, 1909), le ceramiche, sono elementi di una biografia per immagini.
Sono quelle del suo lavoro, raccontato due volte attraverso il quadro di insieme, l'atelier, e attraverso le opere, quadri nel quadro, con tutte le implicazioni simboliche e psicologiche che il motivo si porta dietro.
La stanza appare refrattaria al mondo esterno, prigione dorata del pittore.
La finestra chiusa, e non più aperta sul paesaggio a riceverne il sole come nello “Studio sotto i tetti”, sembra finta o meglio un quadro con una finestra dipinta.
Riflette lo stato d'animo dell'artista che è talmente dentro la pittura da non poterne uscire: “Io sono troppo dentro a ciò che faccio. Non ne posso uscire, per me non esiste altro” scriverà a Marcelle Marquet il 25 ottobre 1941.
L'importanza data al colore nel dipinto e la sensazione di forte decorazione che emana da tele, drappi, tappeto esprimono la poetica del momento, il ruolo fondamentale del colore e del disegno. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 1/12/2022, 15:32 |
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