Il seminatore

Vincent Willem van Gogh, 1888

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    SeminatoreP

    Il seminatore, giugno 1888
    De zaaier (naar Millet)
    olio su tela, 64×80,5 cm.
    Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller



    Nel luglio del 1888 Vincent Van Gogh scrive: ”Ho una lucidità o un accecamento da innamorato per il lavoro in questo momento. Questo mondo di colori è per me tutto nuovo e mi esalta straordinariamente”.
    Le sue tele si infiammano di luce. “Ciò che l’arte di oggi vuole è che un’opera sia violentemente viva, di voce alta nei colori, di un’esecuzione smagliante”. “Tutti i colori che l’impressionismo ha messo di moda sono cangianti, ragione di più per impiegarli arditamente più crudi, il tempo non farà che addolcirli troppo”.

    Attraverso i suoi colori Van Gogh sfida dunque il tempo: vuole che continuino a cantare a voce spiegata la loro gloria. Da queste ebbrezze cromatiche di Vincent Van Gogh traggono origine le più esaltanti cromatiche di Vincent Van Gogh traggono origine le più esaltanti avventure del colore nel nostro secolo, dai fauves agli espressionisti, e il colore verrà inteso come il solo linguaggio universale, come l’unico vero mezzo per arrivare all’assoluto.
    Il tema simbolico del seminatore impegnò molto Vincent Van Gogh nel periodo che trascorse ad Arles. Qui il gesto, che richiama la vita futura, si unisce la presenza quasi mistica del sole giallo.

    Il quadro è dipinto da Van Gogh verso il 17 giugno 1888, ed è un tentativo di realizzare un'immagine in cui la figura immersa in un paesaggio sia il punto focale, dominante, della composizione. Affrontando questo quadro pensava di realizzare quel capolavoro moderno che ancora non si sentiva di avere compiuto, un dipinto che parlasse “un linguaggio simbolico per mezzo solo del colore”.
    L'originalità della tela era nell'accostamento violento dei colori forti, il giallo della parte superiore e il viola della parte inferiore, come indica in una lettera a Bernard del 18 giugno circa: “Eccoti uno schizzo di un seminatore: un gran campo con zolle di terra arata, arditamente viola per la maggior parte. Un campo di grano maturo, di un tono d'ocra giallo con un po' di carminio. [...] La blusa del seminatore è azzurra e i suoi pantaloni sono bianchi. [...] Ci sono pure dei richiami di giallo nel terreno, dei toni neutri che nascono dall'unione del viola col giallo; ma me ne sono fregato della verità del colore. [...] Il quadro è diviso in due, metà è gialla, la parte alta; il basso è viola. Ebbene, i pantaloni bianchi riposano l'occhio e lo distraggono nel momento in cui il forte contrasto simultaneo del giallo e del viola lo disturberebbe, ecco ciò che volevo dire”.


    van_gogh_il_seminatore_g



    Rispetto a questa descrizione, Van Gogh apportò delle modifiche durante l'esecuzione del quadro, mettendo del verde nel cielo giallo e dell'arancio nel campo viola; la figura del seminatore divenne più simile a quella del dipinto di Millet e i pantaloni dell'uomo divennero blu.
    Alcuni mesi dopo riprese il soggetto e, dietro consiglio di Gauguin, lavorò più sulla forma che sul colore: il risultato fu la figura di seminatore di alcune tele dell'autunno 1888, dove la figura scura dell'uomo campeggia in primo piano a sinistra. (M.@rt)




    Edited by Milea - 30/6/2014, 12:46
     
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