Finestra in studio (Saint-Paul Hospital)

Vincent Willem van Gogh, 1889

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    Finestra_In_StudioP

    Finestra in studio, 1889
    Penna a olio, gesso nero su carta vergata rosa, 62x47 cm
    Amsterdam, Van Gogh Museum



    Nel maggio del 1889, dopo che il reverendo Salles lo mette al corrente di una petizione firmata da trenta abitanti del quartiere di place Lamartine, Vincent accetta di essere ricoverato nell’ospedale del dottor Peyrou.
    “Sembra che le genti di qui abbiano una leggenda che incute in loro timore della pittura e che in città si sia parlato dell’argomento”.
    Così scrive Van Gogh a proposito della petizione in cui viene definito “Vood Vincent paesaggista”.

    Nel manicomio di Saint-Paul-de-Mausole a Van Gogh non viene assegnata soltanto una camera individuale, ma anche l’uso di una stanzetta a pianterreno, da lui trasformata in un atelier. Dalla finestra, chiusa con sbarre di ferro, Vincent poteva intravedere “un campo di grano recintato”.

    The Garden of Saint-Paul Hospital,
    olio su tela, 71,5x90,5 cm
    Saint-Rémy, December, 1889
    Amsterdam, Van Gogh Museum


    gardenhospital




    Nel mese di settembre o ottobre 1889, ha una piccola stanza, con la finestra che si affaccia sul giardino. Nello stesso periodo realizza altre due viste dell'interno, utilizzando la stessa tecnica per dipingere il vestibolo e corridoio.

    Corridor of Saint-Paul Asylum in Saint-Rémy
    Watercolor, Black Chalk and Gouache on pink ingres paper
    Saint-Rémy, October 1889
    New York, The Metropolitan Museum of Art

    van_gogh_corridoio_dellasil


    Vestibule inrichting Saint-Paul

    Raam-in-atelier




    Il disegno, in cui la finestra sbarrata attira l'attenzione dello spettatore, è stato talvolta interpretato come simbolo di reclusione di Van Gogh, tuttavia, è più probabile che l'artista ha semplicemente voluto rappresentare il suo ambiente circostante. A Parigi e Arles, aveva già affrontato le scene simili, come Window nel ristorante Bataille.

    Window in the Bataille Restaurant
    Drawing, Pen, coloured chalk, February - March, 1887
    Amsterdam, Van Gogh Museum


    Van-Gogh_Window-in-the-Bata




    Fontana nel giardino dell’ospedale, 1889
    Amsterdam, Van Gogh Museum


    Fountain_Van_Gogh



    Il giardino abbandonato di Saint-Rémy diventa per Vincent il microcosmo in cui, lavorando, lo sguardo può ritrovare la sua lucidità. Così, attraverso una serie straordinaria di rappresentazioni, noi conosciamo ogni angolo del piccolo parco. Nel disegno si può leggere una buona conoscenza della tecnica di Cezanne.

    Il Giardino di Saint Paul's Hospital, 1889
    (La caduta delle foglie)
    olio su tela, 73,5x60,5 centimetri
    Amsterdam, Van Gogh Museum


    PDe-tuin-van-de-inrichting-




    Un gruppo di alberi con alti tronchi nudi e dense fronde, foglie che cadono per il vento, e un vagabondo solitario; questo studio, denominato “La caduta delle foglie” da Van Gogh stesso, è stato probabilmente fatto nel giardino dell’ospedale, dove abitava in quel momento, o vicino ad esso. Il pittore ha scelto un alto punto di osservazione e una composizione insolita, in cui i tronchi degli alberi rosso scuro in primo piano che sono tagliati fuori da entrambi i lati della composizione, dividendola verticalmente in due.


    Tree and Man (in front of the Asylum of Saint-Paul,St.Rémy),1889
    olio su tela, 58x45 cm
    Parigi, Musée d'Orsay


    Giardino



    Per Vincent Van Gogh si tratta di riconquistare la terra e il sole nell’arte, di riconquistare alll’intelligenza dell’uomo il cipresso, la vigna, l’ulivo. Si tratta di riconquistare l’albero. Gli alberi di Vincent si agitano e vivono come anime imprigionate e sono dunque tanto più grandi e forti, rispetto alle figure lì vicino.

    The Courtyard of the Hospital in Arles,1889
    olio su tela, 73x92 cm
    Switzerland, Oskar Reinhart Collection


    ospedal




    Mountainous Landscape Behind Saint-Paul Hospital
    olio su tela, 70,5x88,5 cm
    Saint-Rémy, giugno 1889
    Copenhagen, Ny Carlsberg Glyptotek


    montaineuslandscape


    Vincent non riuscirà mai ad acclimatarsi a Saint-Rémy, ma fa del suo meglio per mettere in atto determinate modalità di sopravvivenza:”Il lavoro mi fa mille volte meglio di ogni altra cosa e se potessi buttarmici per una volta con tutte le mie forze, credo che sarebbe un toccasano”.
    Oltre a ritrarre alcuni angoli del giardino dell’ospedale che ama particolarmente, si dedica al ritratto, suo e di altri personaggi del luogo, sorveglianti e ricoverati.


    Ritratto di paziente dell’ospedale Saint-Paul, ottobre 1889
    olio su tela, 32,5x23,5 cm
    Amsterdam, Van Gogh Museum


    pazienteospedale



    L’uomo raffigurato qui è tra le più riuscite immagini di quel periodo. Mentre generalmente dipinge uomini e donne ch ecercano il colloquio con l’osservatore, in questo caso lo sguardo del malato va lontano.
    Vincent ama molto Théodore Géricault, il primo pittore romantico francese.
    Questa opera ne è la prova, una sorta di dimostrazione di stima: Vincent si esercita nello studio della serie dei ritratti di alienati mentali, dipinta da Géricault nel 1820.

    Si tratta di un’esperienza fondamentale per l’arte moderna, un documento importantissimo della capacità di osservazione fisionomica, in anticipo sul positivismo (anche se la serie non è completata).

    Nella tela di Van Gogh non c’è abbellimento, non c’è falsa pietà, c’è solo onestà. Cosa sta guardando quest’uomo sofferente? Non importa saperlo.
    Forse non lo sa neanche lui: lo sguardo di chi la malattia rende indifeso, sprovveduto, perso. Dov’è finita la bella Gordina, la modella del periodo dei contadini di Neunen? Questa bocca forse fa anche fatica ad articolare parola.

    Magistrale le pittura della giacca: verde acqua, nero e marrone scuro sono stesi a lunghe striature e insieme ricostruiscono il tessuto segnato dalla sciatteria di chi non si cura più. Il colore ha una forza autonoma, un linearismo che solo alla lontana ricorda l’arte orientale, poiché qui la sintesi è pre-espressionista.(M.@rt)


    Edited by Milea - 29/6/2014, 22:17
     
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