I medici certificarono la morte dello straordinario compositore e pianista austriaco "per febbre militare acuta", espressione priva di significato per l'attuale scienza medica.
Le spoglie del musicista non furono sottoposte ad autopsia e, incredibilmente, vennero deposte in una fossa comune e mai più ritrovate.
Di che cosa morì, realmente Mozart?
Nel corso dell'Ottocento alcuni avanzarono il sospetto che fosse stato ucciso dai gesuiti o forse dai massoni dei quali era membro.
Molti, come lo scrittore russo Puskin, si convinsero che fosse stato avvelenato dal rivale, il compositore di corte Antonio Salieri, ipotesi accolta dal celebre film di Milos Forman Amadeus (1984).
In realtà, i sintomi evidenziati da Mozart sul letto di morte e descritti nelle memorie dei familiari fanno escludere la possibilità di un avvelenamento.
Esclusa la fantasiosa ipotesi secondo cui Mozart sarebbe stato ucciso con il veleno dall'invidioso e assai meno dotato Salieri, medici e storici si scatenarono nel tentativo di individuare la patologia che avrebbe consumato Mozart: ematoma subdurale conseguente a frattura cranica, influenza, meningite, setticemia, scarlattina, morbillo, tubercolosi, sifilide, malaria, leucemia, linfoma, alcolismo, malnutrizione, obesità, ipertiroidismo, ipotiroidismo, febbri reumatiche, tifo, aneurisma, infarto, endocardite, embolia polmonare, nefrite...
Il medico e musicologo francese Lucien Karhausen, alla luce delle sue conoscenze, sostiene che la lunga sfilza di cause di morte, così come la sequela dei disordini mentali attribuiti a Mozart, sembrano scaturire dal morboso bisogno di fare a pezzi un genio, buttandolo giù dal piedistallo che lo solleva sopra tutti noi.
Mozart ci ha lasciato pagine eccelse di musica sinfonica, sacra, da camera e operistica e nessuna malattia potrà mai sminuire l'impareggiabile creatività.