Allegri commedianti

Henri Rousseau detto "Il Doganiere", 1906

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    Allegri-commedianti

    Henri Rousseau
    detto "Il Doganiere"
    Allegri commedianti
    1906
    Olio su tela
    145,8X113,5cm
    Philadelphia Museum of Art - Filadelfia







    Il titolo di questo dipinto, così come presentato al Salon des Indépendants del 1906, reca il senso della messinscena, cui Rousseau lascia uno spazio modesto rispetto a quello della vegetazione serrata e disposta simmetricamente che asseconda con lo sviluppo dei palmizi la verticalità del formato.

    La natura del gruppo di animali è quella stereotipata delle scimmie che paiono recitare una parte.

    L'insieme rammenta le illustrazioni dei racconti dell'editoria per ragazzi in cui si cerca di rendere nell'atmosfera fantastica la percezione della realtà attraverso un'immagine semplificata ma emotivamente accattivante, per questo tutta affidata all'esaltazione del colore.

    Gli "Allegri commedianti" potrebbero essere considerati un'immagine di tal genere se non fosse per quegli inserti che spiazzano ogni logica e lasciano interdetto l'osservatore in preda alla ricerca di un significato.

    Quale attribuire alla bottiglia di latte rovesciata che lascia cadere il contenuto ?

    E perchè il latte è generato da una tettarella sul fondo della bottiglia ?

    Perchè compare una manina gratta-schiena ?

    Chi ha portato questi oggetti e chi li tiene ?


    Il solo legame tra essi e gli animali è la curiosità, frammista al timore, con cui una scimmia armata di bastone cerca di raggiungere la bottiglia.

    L'ambiguità delle associazioni è una grande anticipazione della stagione surrealista.
    L'aveva inteso il collaboratore e amico di Andrè Breton nel comemnto che fece del quadro nel 1922; e certamente calzante agli "Allegri commedianti" di Rousseau è la definizione del Surrealismo che Breton diede, in forma di lemma, nel suo manifesto pubblicato nell'ottobre del 1924: "SURREALISMO, s.m. Automatismo psichico mediante il quale ci si propone di esprimere...il funzionamento reale del pensiero; è il dettato del pensiero, con assenza di ogni controllo esercitato dalla ragione, al di là di ogni preoccupazione estetica e morale". ( Mar L8v )




    Edited by Milea - 25/5/2014, 12:46
     
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