Il tempo trafitto (La Durée poignardée), René Magritte, 1938

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view post Posted on 16/5/2011, 12:04     +5   +1   -1
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René Magritte
Il tempo trafitto
( La Durée poignardée )
1938
Olio su tela
147 x 99 cm.
The Art Institute - Chicago



Spiega Magritte in una lettera: “L’immagine di una locomotiva è immediatamente familiare, ma il suo messaggio non è percepito. Perchè il suo mistero sia evocato, un’altra immagine immediatamente familiare - priva di mistero - l’immagine di un caminetto da sala da pranzo è stata unita all’immagine della locomotiva... Ho pensato di unire l’immagine di una locomotiva all’immagine di un caminetto da sala da pranzo in un momento di 'presenza di spirito'. Intendo con questo un momento di lucidità che nessun metodo può far comparire. Si manifesta allora soltanto la potenza del pensiero”.

La citazione è significativa, perchè Magritte chiarisce che, se c’è un metodo che gli permette di risolvere un problema, la fase centrale di questo processo è sempre istintiva, istantanea e inesplicabile.

Per questo non deve stupire se Magritte, apparentemente l’artista più freddo e “mentale” del Surrealismo, parli spesso - e senza alcuna remora - di ispirazione: la sua mente riflette su una serie circoscritta di problematiche (il circolo vizioso del “Lume filosofico”), ma la soluzione è sempre conseguenza di un’intuizione, giunge inattesa.

Ed è precisamente qui, al di là di qualsiasi ripresa formale o contenutistica, che si avverte il legame che affianca due opere per molti versi diversissime come quella di Magritte e de Chirico: per entrambi l’opera nasce solo quando un momento particolare di presenza di spirito consente di guardare alla realtà con occhi vergini e non contaminati dall'abitudine.

L’elemento non dichiarato, che accomuna il treno e il caminetto è il fumo, che esce dalla locomotiva e sale lungo la canna fumaria del camino: ma l’accostamento fa emergere anche una dialettica più profonda, che oppone il viaggio e l'ambiente domestico, la casa e l'avventura, la novità e l’abitudine.

L’orologio, impostato su un'ora meridiana come nelle piazze dechirichiane, sembra dichiarare che le intuizioni di Magritte sono lucide e diurne e hanno bisogno della luce del sole, non dell’oscurità della notte. ( Mar L8v )






Edited by Milea - 19/1/2023, 12:00
 
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