Le manie di grandezza (La Folie des grandeurs), René Magritte, 1948

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view post Posted on 18/5/2011, 14:23     +5   +1   -1
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René Magritte
Le manie di grandezza
(La Folie des grandeurs)
1948
Olio su tela
99,2 x 81,5cm
Hirshhorn Museum and Sculpture Garden - Washington



Al di qua di una muraglia che si affaccia sul mare compare una figura femminile molto particolare. I tagli alle braccia e al capo farebbero pensare a una statua di marmo o in gesso, ma la sua epidermide, invece di essere candida, è del colore ambrato della carne.

Inoltre non si tratta di una figura unitaria, ma di tre moduli di scala sempre più ridotta che si incastrano l'uno all'altro. Di fianco una candela accesa che però essendo giorno fatto non emette luce alcuna; nel cielo le consuete nuvole bianche si incastrano fra volumi celesti, curiosi parallelepipedi fatti d’aria e di cielo che si appoggiano l’uno sull'altro.

Le questioni implicate sono numerose, ma tutte legate in maniera diversa alla messa in discussione delle proporzioni: i cubi celesti compaiono all’inizio degli anni Trenta, in opere che hanno sempre a che vedere con una riflessione sull’universo, la sua natura e la sua scala.

Insieme al busto di donna costruito per moduli, li ritroviamo in un'opera del 1938-1939, “I giardini d’estate”: qui però i due frammenti sono uguali per proporzioni, e hanno consistenza diversa, essendo il primo di pietra, il secondo di carne.

Una giustapposizione che in altre opere si risolverà in un radicale cambiamento di stato della statua in donna di carne (ma solo carne, senza capelli nè cartilagini ).

Quanto alla candela, compare in diverse opere come emblema dell’intuizione, della luce del pensiero ( si pensi al “Lume filosofico”). Ma l'elemento centrale rimane senza dubbio il corpo della donna, una sorta di automa che, pur essendo assemblato con frammenti appartenenti a modelli diversi, rivela una sua paradossale unità.

La posizione del busto, modellato su una statua classica, sembra accennare a un moto di liberazione dal peso della materia, ma il titolo sembra piuttosto riferirsi a una dinamica opposta, di un corpo che vuole ancorarsi a terra e conquistare una posizione precisa nell’ordine del mondo. Il soggetto sarà uno degli otto scelti da Magritte, nell'anno della sua morte, per la traduzione del bronzo. ( Mar L8v )





Edited by Milea - 18/1/2023, 17:42
 
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view post Posted on 18/1/2023, 17:44     +3   +1   -1
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