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René Magritte
Il Grande Secolo
(Le Grand Siècle - The Great Century)
1954
Olio su tela
50 x 60 cm.
Stadtisches Museum - Gelsenkirchen
E’ stato Sylvester a sottolineare come gli uomini visti di spalle siano un’ulteriore variazione sul tema magrittiano del “volto nascosto”, che si inserisce all’interno di un più generale rifiuto per l’interpretazione e l’indagine psicologica.
Del resto, se Magritte sembra poco interessato a esplorare quello che i suoi uomini nascondono nel profondo degli occhi, è invece attratto irresistibilmente da quello che guardano, o cercano nel mondo che si trovano di fronte: e se il volgere le spalle allo spettatore è un modo per negargli qualcosa, in un quadro è anche uno stratagemma per guidare i suoi passi all’interno della finzione, per fornirgli una sorta di avatar con cui esplorare l'universo di segni che la tela contiene.
Nel “Grand Siècle”, tuttavia, la nostra avanzata si arresta inevitabilmente sulla soglia, causa una muraglia che impedisce di raggiungere lo spettatore in bombetta. Il suo sguardo si sprofonda in un prato molto ampio, fiancheggiato da lunghe file di alberi e chiuso all'orizzonte da una villa e da una cordata di colline.
Quello che non sembra assolutamente notare è la porzione più bizzarra del dipinto, il cielo basso e piatto strutturato in una serie di losanghe: esso si pone a un’altezza ragionevole, ma ciò non gli impedisce di suscitare inquietudine e claustrofobia.
Il quadro delinea il ritratto di un secolo razionale, in cui non esistono gli spazi infiniti e le prospettive illimitate, ma tutto è vicino, comprensibile e misurabile. Dove il cielo è un soffitto un poco più alto, i boschi si organizzarono in ordinate pareti e l'orizzonte è invariabilmente chiuso da qualche cosa.
Tutto appare pervaso dal mistero ordinato di un mondo privo di mistero, come se Magritte volesse dire che quando non avremo più domande da porci, continueremo a porci domande. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 15/1/2023, 14:37 |
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