La camera d'ascolto (La Chambre d'écoute), René Magritte, 1958

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 25/5/2011, 16:54     +7   +1   -1
Avatar

Group:
Moka
Posts:
47,188
Reputation:
+18,064

Status:






René Magritte
La camera d'ascolto
(La Chambre d'écoute)
1958
Olio su tela
38 x 46cm
Kunsthaus - Zurigo



L’amore dell'ignoto equivale all'amore della banalità: conoscere è prevenire a una conoscenza banale; agire è cercare la banalità dei sentimenti e della sensazioni. Nessuna associazione di cose rivela mai che cosa possa riunire tali cose diverse: nessuna cosa rivela mai che cosa può farla apparire allo spirito. La banalità comune a tutte le cose è il mistero”.

Che cosa ci può essere di più banale di una mela ?

Eppure anch’esso custodisce un segreto che ci sfugge, la cui esistenza ci si rivela gonfiandola fino a farle assumere le proporzioni di una stanza: senza che, per questo, il segreto ci si riveli nei suoi contenuti.

Sylvester pone l'accento sul carattere claustrofobico dell’immagine, sull'invadenza della mela che sembra all’inizio di una campagna per la conquista dello spazio: “La camera d’ascolto è forse l'immagine magrittiana più pura dell'ingrandimento... La stanza non ha spazio per nient’altro; non è possibile entrarvi. La mela è un invasore, una forza militare di occupazione, un’occupante a tutti i costi. Abbiamo subito una perdita di spazio. La mela... non solo occupa lo spazio del quadro ma si spinge anche nel nostro spazio, come se minacciasse un assalto”.

Il titolo sembra però guidarci in un’altra direzione, che allude al tentativo di rendere visibile il suono, e la sua misteriosa capacità di propagarsi, arrivando a riempire lo spazio. Non a caso la mela, in tutte le versioni del quadro, è di una assoluta monocromia: Magritte arriva a rendere la saturazione acustica mediante la saturazione cromatica, il mistero del suono attraverso la banalità della mela. ( Mar L8v )




Edited by Milea - 13/1/2023, 16:43
 
Web  Top
0 replies since 25/5/2011, 16:54   1667 views
  Share