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Francisco José de Goya y Lucientes
Il sonno della ragione genera mostri, 1797-1798
Acquaforte e acquatinta, 21,6x15,2 cm
E’ il foglio più famoso della serie dei Capricci. In origine avrebbe dovuto aprire l’intera raccolta poiché Goya aveva pensato a una serie intitolata Sueños (Sogni), concepite come rappresentazioni satiriche, ispirate all’omonima sequenza di brevi prose del poeta spagnolo Francisco Gomez de Quevedo, ma poi ha preferito cambiare direzione iconografica.
Il titolo è leggibile sulla pietra, come già compariva nella seconda versione preparatoria, il disegno a penna e inchiostro di china, mentre ancora non compare nella prima versione preparatoria, realizzata con la stessa tecnica, dove si vede la struttura del tavolino da lavoro dell’artista. Il soggetto è così spiegato: “La fantasia abbandonata dalla ragione genera mostri impossibili: insieme a essaè madre dell’arte e origine delle loro meraviglie”.
A lungo esercitatosi nel copiare in incisione le pitture di Velázquez, in questa serie Goya compie un gran passo in avanti sotto il profilo tecnico. L’artista è assopito, il capo appoggiato sulle mani.
Nel primo studio i mostri non sono ancora delineati. Qui invece uno stormo di pipistrelli si annuncia dal fondo: gli uccelli prendono pian piano forma, diventando sempre più grossi, plastici, minacciosi e anche deformati.
Sono simbolo di lussuria e sozzura. Ci sono anche due gatti, di cui uno ben visibile arretrato, in basso a destra: diffusissimo in arte, il gatto ha generalmente un simbolismo negativo, connesso al mistero, alla stregoneria, all’inganno. (M.@rt)SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Milea - 14/6/2014, 13:49.