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Francisco José de Goya y Lucientes
Grande impresa! Con i Morti!
Tavola 39 della serie I Disastri della guerra, 1810-1820
acquaforte, acquatinta e bulino, 15,7x20,7 cm
Londra, The British Museum
Vivente Goya, praticamente pochissime persone videro queste incisioni. Il 2 maggio 1808 il popolo di Madrid insorse armato contro l’usurpatore straniero. L’insurrezione fu fomentata dalla nobiltà e dal clero nelle loro frange reazionarie, che avevano tutto l’interesse a salvaguardare i propri privilegi senza far intervenire il re, ben protetto dentro il Palazzo Reale.
Seguono mesi tragici, nell’ottobre 1814 il valente generale Palafox, uno dei più coraggiosi artefici della rivoluzione, da Saragozza (un’altra città che aveva dato un enorme contributo di morti e sofferenza) manda a chiamare Goya e altri artisti per “vedere e esaminare” […] con il fine di dipingere le glorie di quegli abitanti, al che non posso esimermi dall’interessarmi tanto alla gloria della mia patria”.
Nel commento di Goya si coglie l’essenza del suo turbamento, che deve essere stato all’origine di questa serie di incisioni, al tempo stesso -come d’abitudine- resoconto storico e approfondimento etico.
Questi uomini (francesi o spagnoli? Non importa) sono stati brutalizzati come novelli martiri: in tutta la serie non si avverte la minima scintilla di speranza, di positività.SPOILER (clicca per visualizzare)
Anzi il leitmotiv è la denuncia della barbarie come manifestazione dell’assenza della ragione. Solo nell’ultima tavola dei Capricci-Risorgerà?- la Verità morta nella tavola precedente -Nessuno ci ha visto- è illuminata da una fonte di luce, come a significare che la forza della verità non può essere vinta. (M.@rt)SPOILER (clicca per visualizzare)Nessuno ci ha visto,
acquaforte, acquatinta e bulino- 21,5X15 cm
Edited by Milea - 23/6/2014, 00:06.