-
.
Senior Member
- Group
- Pl@net Admin
- Posts
- 34,024
- Location
- Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!
- Status
- Online
Francisco José de Goya y Lucientes
Follia della stupidità, tavola dei Disparates, 1816-1823
Acquaforte, acquatinta e puntasecca, 24,5x35cm
L’ultima serie di incisioni è la più enigmatica. I fogli circolano sotto quel nome, Disparates, che si può tradurre con stravaganze, assurdità. Goya non le ha mai pubblicate: quando nel 1864 se ne fece una prima tiratura si scelse il titolo di Proverbios, sebbene non fosse chiaro individuare i proverbi. Si tratta di immagini per noi assurde, non per Goya. Il maldestro Bobo, una figura di buffone tipicamente spagnola, sorridendo suona le nacchere con una vitalità esagerata, come se ciò gli procurasse una gioia demoniaca, che però fa paura agli altri.
Nella donna gli studiosi hanno riconosciuto una statua di Maria Vergine in dimensioni reali. La critica che Goya muove alla Chiesa sembra ancor più chiara nella tavola che non in uno studio preparatorio, dove dietro Maria si intravede un monaco, qui più delineato. In parecchie tavole, l’artista svolge soggetti di sue opere precedenti e li conduce ad absurdum, però mentre in precedenza la trattazione lascia spazio a una espressione più leggera, qui non ci si diverte: i Disparates sono realizzati all’insegna dell’inquietudine. (M.@rt)SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Milea - 22/6/2014, 22:57.