Nu aux buildings (Nudo con grattacieli)

Tamara de Lempicka, 1930

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    Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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    Tamara de Lempicka
    Nu aux buildings, 1930
    (Nudo con grattacieli)
    olio su tela,92x73 cm
    Collezione Caroline Hirsch ,




    La prima appartenenza alla collezione svizzera Théonville è annotata sulla foto del dipinto e di certo l’opera nel 1931 fu esposta al Salon des Indépendants.
    E’ uno dei dipinti più compiuti di questo periodo, in cui il nudo –semicoperto dalla pieghe rigide del tessuto- risalta nella resa scultorea, di grande forza e morbidezza. Il corpo dai colori caldi, il rametto di ulivo tenuto tra le dita, i biondo capelli e i rosa delle labbra e delle unghie risaltano perché posti su elementi tutti dipinti con toni freddi, dal bianco ai grigi e ai neri dei grattacieli, la cui struttura geometrica si contrappone alle rotondità della modella.

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    I grattacieli entrano nelle composizioni della Lempicka dopo il viaggio negli Stati Uniti del 1929, e ancora dieci anni dopo, nel 1941, dichiarerà di esserne così colpita da includerli poi in molte delle sue tele.

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    Il volto della donna ha un’aria di distratta perfezione, come se fosse uno di quei manichini di bachelite che si usavano all’epoca: truccato con cura, le sopracciglia disegnate da una semplice linea. I capelli hanno quei boccoli artificiali imposti dalla moda di quell’anno, documentata da fotografie dell’epoca. (M.@rt)




    Edited by Milea - 21/5/2014, 20:18
     
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