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Tamara de Lempicka
Nu aux Voilers, 1931
(Nudo con vele)
olio su tela, 113x56,5 cm
Collezione Bruce R. Lewin
Esposto alla 30th International Exibition of Paintings al Carnegie Institute di Pittsburgh nel 1931, il dipinto venne acquistato da Henry W. Abott, secondo quanto annotato dalla Lempicka. L’artista aveva avuto al Carnegie del 1929 un eccezionale successo, esponendo il Portrait du docteur Boucard, Kizette au balcon e La rêve, dipinti che furono apprezzati e pubblicicati su numerose testate americane.
Anche nell’edizione del 1931 ottiene un riscontro positivo, presentando questo solo dipinto, esposto nella sezione polacca. Entusiata è il recensore del “St.Luis Dispatch” del 16 marzo, che ricorda come nell’edizione passata la Lempicka avesse vinto il premio della giuria popolare, circostanza effettivamente riscontrabile, citata in un articolo del 16 marzo sulla medesima testata.
Non manca dunque di notare questo nudo, in cui la figura appare dipinta “in geometric patterns”.
I motivi geometrici a cui si riferisce il recensore sono i volumi che costruiscono il corpo della modella, sorpresa in un movimento felino.
Finemente disegnati, resi levigati e brillanti da uan pittura accurata e dalla vernice che la Lempicka usava passare almeno due volte, i volumi sferici dei seni, del ventre e delle cosce costruiscono un manichino perfetto e inaccessibile.
Nel dipinto della Lempicka, la brillante civiltà moderna fatta di acciaio, che l’artista tanto privilegiava, si insinua nei piani levigati, da quello su cui è poggiata la donna, uno specchio di acciaio grigio, al mare sullo sfondo, reso come una lastra compatta e riflettente, alle vele che sembrano fogli di metallo attorcigliati. (M.@rt)SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Milea - 2/7/2014, 15:56.