Messalina seduta su un trono

Henri de Toulouse-Lautrec, 1900-1901

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    messalina001

    Henri de Toulouse-Lautrec
    Messalina seduta su un trono
    1900-1901
    Olio su tela
    96X77,5cm
    Henri and Rose Pearlman Foundation - New York







    Messaline, tragedia lirica in quattro atti e cinque quadri, di Armand Silvestre ed Eugène Morand su musica di Isidore de Lara, viene rappresentata a Bordeaux nel 1900, ottenendo un enorme successo di pubblico e di critica.

    Gli interpreti sono Thérese Ganne nel ruolo della protagonista, Bucognani in quello di Hélion e Séveilhac in quello di Hares.

    Lautrec entusiasta assiste alla prima rappresentazione ed esclama ad alta voce all'entrata di Théreèse Ganne: ''E' divina !'', e poi ancora molte volte ''Quant'è bella !'', chiudendosi poi nel suo studio ''per due giorni a scarabocchiare schizzi''.

    In seguito scrive a Maurice Joyant: ''Non hai una fotografia, bella o brutta, della Messaline di Lara ? Sono affascinato da questo spettacolo e quanto più ricca sarà la documentazione che potrò avere, tanto meglio riuscirò a lavorare''.

    Il 16 aprile scrive di nuovo all'amico di essere molto soddisfatto dei dipinti che ha ricavato dallo spettacolo che tanto lo ha entusiasmato: egli ha infatti realizzato una serie di dipinti - sorprendenti per novità di concezine, nella cromia accesa della pennellata fluida, che segnano una nuova fase di sperimentazione - sul tema di Messalina.

    Il pittore deve aver sicuramente letto ''Messaline'' sotto forma di romanzo, pubblicato a puntate da Alfred Jarry sulla ''Revue Blanche'', cui è abbonato.

    La scena rappresenta Messalina seduta sul trono imperiale; in primo piano si impone la figura massiccia di un centurione, che risalta di contro al colorato gruppo di donne riunite attorno all'imperatrice.

    Lautrec ha eseguito questo ciclo nel suo studio di Porte-Digeaux a Bordeaux, dove lavora fino a poco prima della morte.

    E' stato scritto che quest'ultimo periodo ''non aggiunge niente alla sua grandezza'', ma occorre ricordare come lo stesso pittore lo ha considerato: come un momento, cioè di ricerca e di inesausta sperimentazione pittorica. ( Mar L8v )


    Edited by Milea - 19/5/2014, 20:36
     
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