Slitta contenente un mulino ad acqua, in metalli vicini

Glassière contenant un moulin à eau, en métaux voisins - Marcel Duchamp, 1913-1915

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    Marcel Duchamp
    Slitta contenente un mulino ad acqua,
    in metalli vicini
    1913-1915
    Olio, piombo e filo di piombo su vetro
    153X83,5cm
    Philadelphia Museum of Art - Filadelfia





    Giunto con la "Sposa" di Monaco alla compiuta definizione di una nuova figura femminile, sul finire del 1912 a Parigi Duchamp concepisce il progetto di un'opera più grande, in cui un "Apparecchio Scapolo" sarà controparte della "Sposa" e si troverà al di sotto di essa, facendo da base a una sorta di apoteosi della Verginità.

    Nasce in questo modo l'idea del "Grande Vetro": l'artista ne realizza uno schizzo prospettico su cartoncino e comincia a elaborare il repertorio di forme che costituiranno i diversi elementi dell'Apparecchio e che lo impegneranno per i due anni seguenti.

    Il lavoro preliminare sul "Grande Vetro" comprende anche quest'opera, in cui l'artista mette a punto una nuova tecnica che soddisfa i principi estetici di impersonalità e di "asciuttezza" progressivamente emersi dopo la rinuncia al Cubismo.

    Duchamp si libera della corporeità della pittura: utilizza un supporto trasparente, il vetro, e disegna senza colori, usando un "medium" freddo e tecnologico come il filo di piombo.

    L'artista immagina una macchina che scorre su due guide: al suo interno si trova una ruota di mulino, mossa da una caduta d'acqua: Duchamp rinuncia però a rappresentare questa cascata immaginaria per "non cadere nella trappola del paesaggismo".

    Nei suoi appunti l'autore scrive che l'apparecchio si deve muovere avanti e indietro a un'andatura di soprassalto, recitando le sue litanie: "Vita lenta; circolo vizioso; onanismo; orizzontale; andata e ritorno tra i paraurti; robaccia di vita; costruzione a poco prezzo; latta, corde, fil di ferro; pulegge di legno eccentriche; volano monotono; professore di bara".

    Duchamp scrive che la slitta "si presenta in costume di Emancipazione, nascondendosi in petto il paesaggio del mulino ad acqua": questo paesaggio riapparirà nell'opera finale di Duchamp "Dati: 1° la cascata 2° il gas d'illuminazione".

    La slitta invece sarà riprodotta fedelmente nel "Grande Vetro", dove sarà collegata alla "Macinatrice di cioccolato" attraverso delle forbici. ( Mar L8v )


    Edited by Milea - 8/7/2014, 20:39
     
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