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Marcel Duchamp Nove stampi maschi 1914-1915 Olio su vetro, filo metallico e lastra di piombo 66X101,2cm Centre Georges Pompidou - Parigi
A partire dal 1913 Duchamp comincia a studiare un altro elemento fondamentale dell'"Apparecchio Scapolo", ossia il gruppo degli Scapoli veri e propri.
Le sue prime riflessioni sono affidate a due disegni, entrambi intitolati "Cimitero delle uniformi e delle livree" e diretti predecessori di "Nove stampi maschi", studio su vetro cui l'artista lavora alacremente nei mesi precedenti la partenza per Parigi.
Gli Scapoli sono nascosti all'interno delle forme cave, che primi disegni sono dette uniformi e livree poichè gli Scapoli sono tutti identificati dalla loro professione: Prete, Fattorino dei grandi magazzini, Gendarme, Corazziere, Poliziotto, Becchino, Lacchè, Garzone e Capostazione.
Queste forme cave ( stampi appunto ) saranno riempite nel "Grande Vetro" dal gas di illuminazione e si collegheranno al resto dell'Apparecchio attraverso le loro stessa emissioni, spruzzi di gas che si trasformano in corpi solidi, passano attraverso i setacci conici e scendono verso il basso.
Queste forme ricordano quelle di capi di vestiario appesi: nasce del resto in questi anni ( per esempio con lo "Scolabottiglie" ) la passione di Duchamp per gli oggetti "impiccati" ( "l'impiccato femmina" sarà anche definita la Sposa del "Grande Vetro").
Inizialmente l'artista pone gli Scapoli in un cimitero, poichè le loro forme esteriori, così come le bare, non rispecchiano il contenuto.
Successivamente l'autore li definisce "Stampi Maschi", coniando un neologismo ( "Malic": maschili ) per sottolineare la loro precisa identità sessuale.
Quanto alla scelta del termine "stampi" esso richiama il concetto di matrice ( utilizzato del resto da Duchamp sempre a proposito della zona "Vetro" occupata dagli Scapoli ): "matrice", come sottolinea Maurizio Calvesi, è il nome del vaso alchemico. ( Mar L8v )[/color]
Edited by Milea - 8/7/2014, 20:26
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