Grande Vetro

Le Grand Verre - Marcel Duchamp, 1915-1925

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    grandverre

    Marcel Duchamp
    La sposa messa a nudo dai suoi Scapoli, anche
    o Il Grande Vetro
    1915-1923
    Olio, piombo e filo di piombo su vetro
    278X176,5cm
    Philadelphia Museum of Art - Filadelfia







    Conclusa l'elaborazione degli studi preliminari, nel 1915 a New York, Duchamp comincia a lavorare al "Grande Vetro".

    Nel 1923 lo dichiarerà definitivamente incompiuto finchè il caso ( ovvero l'accidentale rottura del Vetro alcuni anni dopo in occasione di una mostra ) non interverrà a completare il disegno dell'artista.

    Su una grande superficie costituita da due pannelli di vetro disposti uno sopra l'altro Duchamp procede riproducendo i pezzi che aveva studiato separatamente: la Sposa, la Slitta, i Nove stampi maschi, la Macinatrice di cioccolato e altri minori, che insieme creano un complicato meccanismo d'amore e di sofferenza, regolato da leggi rigorose quanto arbitrarie e assurde.

    Il senso di quest'opera è indefinibile: in essa si riversa una pluralità di significati, che qui convergono tanto dai lavori preliminari quanto da un vasto "corpus" di appunti che Duchamp raccoglie l'intenzione di pubblicarli a corredo del quadro.

    Dalla lettura delle note e della legenda che serve a individuare i vari elementi della rappresentazione secondo la terminologia utilizzata dallo stesso Duchamp, si evince che il "Grande Vetro" è un'opera erotica, metafisica e ironica, in cui si realizza una perfetta mescolanza di forma e linguaggio.

    L'universo femminile ed etereo della Sposa affronta quello dell'"Apparecchio Scapolo": nonostante l'esistenza di un complesso meccanismo non accade nulla di evidente e la sensazione che se ne ricava è di sospensione e di stasi.

    Il senso di mistero è accresciuto dalla difficoltà di interpretare compiutamente il titolo, in cui la parola "meme" può assumere vari significati ( "anche", "mi ama", "riferito alla sposa" e "lo stesso", come a dire che Scapoli e Sposa sono due volti dello stesso principio ).

    In un intervista del 1964 Duchamp dichiarerà: "Considero quella mia grande pittura su vetro qualcosa che non è necessario guardare per apprezzarla. Questa è una delle idee ( che stavano ) alla sua base". ( Mar L8v )


    Edited by Milea - 8/7/2014, 20:11
     
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