La fuite (La fuga)

Tamara de Lempicka, 1940

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    Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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    Tamara de Lempicka
    La fuite, 1940 circa
    (La fuga)
    olio su tela, 50,8x40,3 cm
    Nantes, Musée des Beaux-Arts




    Adatto al clima di guerra, il quadro venne usato per la campagna stampa che precedette la mostra della Lempicka alla Levy Gallery di New York nel 1941, e il primo titolo con cui compare sui quotidiani statunitensi fu Somewhere in Europe (rimarrà tale fino alla mostra del 1947, per trasformarsi in La fuite al Salon des Indépendants del 1950). Il dipinto compare a partire dal 2 marzo su “The Hammond Times”e l’immagine è in un “format” sotto il titolo East to Painting of Baroness, Favorite Artist of Hollywood Stars. Il testo e la foto sono accompagnati da una foto della Lempicks con la testa coperta da un sari. Nellìedizione di Memphis compaiono la foto del quadro con la madre in fuga e quella dell’elegante baronessa.

    Il contrasto è ancora più stridente nella “Pictorial Review of New York” del 6 aprile, dove la Lempicka compare con una mantella Schiaparelli. Fu forse questa discrasia tra la drammaticità dell’immagine e l’eleganza dell’autrice a indurre critici dubbiosi e comunque non favorevoli. Ancora: in una foto inedita di Nicholas W.Orloff, scattata durante la mostra di New York, la Lempicka compare davanti al dipinto insieme ad un’elegante signora Preminger.

    lafuited



    Ma se si guarda con attenzione la foto di Orloff, si nota che sia la Lempicka sia Marion Preminger portano sull’abito delle broches con l’aquila polacca incoronata: i proventi della mostra infatti, erano destinati al Paderewski Fund, e il 18 aprile fu indetto come Paderewski Testimonial Day per raccogliere fondi a favore della Polonia, pubblicizzato anche da Eleanore Roosevelt.

    A organizzarlo furono la Lempicka e Mrs.Otto L.Preminger, Marion Mill, che raccolsero intorno a loro un ricco pubblico composto da americani e nobili europei che vivevano negli Stati Uniti. La foto che la ritrae davanti al dipinto, dunque, fu probabilmente scattata quel 18 aprile e le due organizzatrici non scelsero a caso il dipinto davanti al quale farsi riprendere. Fu quella una delle numerose iniziative di beneficenza organizzate dall’artista in tempo di guerra, soprattutto durante il suo soggiorno a Hollywood, impegno che culminò con l’arruolamento negli Women Emergency Corps nel febbraio 1942, dove la Lempicka aveva il grado di Staff Sergeant ed era a capo di un dipartimento educativo.

    In questo contesto si inserisce il dipinto, che i recensori delle mostre del 1941 descrivono come una scena di guerra in Polonia. In realtà la Lempicka era già negli Stati Uniti quando la Polonia fu invasa dai nazisti il 1 settembre 1939, mentre la figlia Kizette e la sorella Adrienne, che quell’estate
    Erano appunto in Polonia, sfuggirono per un giorno ai tedeschi, uscendo dal Paese il 31 agosto.

    La rappresentazione ha una duplice fonte: da una parte la storia dell’arte, dall’altra la fotografia di guerra. Lì iconografia della madre in fuga con il bimbo avvolto in una coperta è quella presente in alcune rappresentazioni della Strage degli Innocenti, come quella di Guido Reni alla Pinacoteca Nazionale di Bologna.



    La raffigurazione viene attualizzata in chiave “cronachistica”, e risente di alcune foto di guerra che documentavano quanto succedeva nell’Europa dell’Est fin dalla metà degli anni Trenta.
    La critica però proprio rispetto a questo dipinto manifestò alcune perplessità formali, soprattutto riguardo al volto della donna e ai suoi occhi arrossati, culminando nel giudizio impietoso del recensore del “San Francisco Call Bulletin”, che la descrisse come una maschera cinematografica.

    Il dipinto poi ebbe un percorso europeo: tornata a Parigi dopo la guerra, la Lempicka si fa ritrarre, nel 1947-48, davanti a un cavalletto in abito da sera, e ai suoi piedi si vede La fuite, esposta alla fine del 1947 a Parigi e ancora nel 1950, per poi essere donata nel 1976 allo Stato francese. (M.@rt)




    Edited by Milea - 2/7/2014, 11:40
     
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