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MACHU PICCHU
Perù - Provincia di Urubamba, dipartimento di Cuzco
Nell’estate del 1988 un incendio divampò nella fitta foresta che circonda il Machu Picchu distruggendo 4000 ettari di vegetazione, mettendo in pericolo la sopravvivenza di numerose specie di animali indigeni e arrivando persino a lambire le rovine.
Considerato il peggior disastro ecologico nella storia del Perù, aggravò la già precaria situazione dell’ecosistema della magnifica valle di Urubamba, minacciata dalla crescente pressione antropica conseguente allo sviluppo turistico dell’area, così come dagli scarsi fondi e dallo scarso controllo del governo peruviano.
Forse può sembrare azzardato considerare il sito archeologico del Machu Picchu un elemento fondamentale dell’ecosistema. Tuttavia, la bellezza delle rovine, che emergono quasi magicamente dalla foresta pluviale, non si può scindere da quella del paesaggio. Anzi, furono proprio queste montagne, l’acqua del fiume Urubamba e gli animali a determinare la fondazione di questa favolosa città. Il popolo inca, infatti, credeva che la Pacha Mama, o “Madre Terra”, fosse un creatura dotata di poteri soprannaturali, e il Machu Picchu era per loro il luogo sacro dove aveva avuto origine il mondo.SPOILER (clicca per visualizzare)
Eretto tra il 1460 e il 1470 del re Pachacuti Inca Yupanqui, il centro cerimoniale del Machu Picchu era abitato da circa 1200 persone. Di queste, come dimostra il ritrovamento di 175 mummie, l’80% delle quali di sesso femminile, gran parte donne, prescelte come vestali del dio del Sole, mentre il resto era costituito da sacerdoti e bambini, l’area archeologica si compone di 200 edifici, la maggior parte dei quali adibiti a residenze e magazzini, costruiti su blocchi di granito ad “abbracciare” le rocce e sfruttando la morfologia del terreno, con porte a forma di trapezio e coperture di paglia.
Le abitazioni, a due piani, sono distribuite a gruppi di dieci intorno a cortili quadrati e sono unite tra loro da strette strade e passaggi sopraelevati, mentre ai margini del sito si trovano i cortili per gli animali domestici e i terrazzamenti dove gli Inca coltivavano il mais e la patata. Gli edifici religiosi più importanti, disposti intorno ad ampie piazze per le cerimonie, sotto il Tempio del Sole -una costruzione circolare, simile a una torre, con pregevoli bassorilievi- il Tempio delle Tre Finestre, il cosiddetto Tempio Principale e la Tomba Reale.
Il Tempio del Sole
Sebbene si tratti di un tempio e non vi siano state trovate sepolture, quest’ultimo deve il nome alla posizione infossata e si crede che rappresentasse l’accesso “spirituale” al cuore della montagna.
Di grande fascino è la Intihuatana, una stele monolitica scolpita davanti alla quale avvenivano solenni celebrazioni il giorno del solstizio d’inverno (d’estate in realtà, per chi sta al di sotto dell’equatore), quando i sacerdoti offrivano sacrifici in onore del Sole.
Sul Huayna Picchu, la splendida montagna a forma di cono che domina il sito, invece, si trova il Tempio della Luna. Racchiuso in un grotta naturale nella quale furono scavate cinque nicchie, è decorato con bassorilievi e ha al centro un massiccio trono in pietra.
Ancora oggi gli abitanti della zona sono soliti portare qui offerte di mais, tabacco e foglie di coca al dio della montagna. Quando, nel 1532, gli spagnoli di Pizarro arrivarono a Cuzco mettendo a ferro e fuoco l’impero inca, non vennero a sapere dell’esistenza del Machu Picchu.
Del resto, cinque anni prima un’epidemia di peste bubbonica aveva provocato la morte del 50% della popolazione inca e da allora la sacra montagna era stata abbandonata.
Per secoli solo i piccoli abitanti della valle di Urubamba avevano custodito gelosamente il segreto dell’esistenza di Machu Picchu. Fino al 24 luglio 1911, quando l’archeologo americano Hiram ingham riscoprì quella meraviglia che, col tempo, era stata ricoperta dalla foresta. (M.@rt)
Edited by Milea - 21/7/2014, 20:59.
MACHU PICCHUPerù, Cordigliera delle Ande |