Pensando al futuro, Gedanken an Nachkommenschaft, 1937 - Paul Klee

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view post Posted on 29/9/2011, 19:34     +3   +1   -1
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Pensando-a-el-futuro

Paul Klee
Pensando al futuro
1937
Carboncino e acquerello su carta, imprimitura a gesso e colla,
con strisce di cotone applicate in alto e in basso.
28,8x49,1cm
Collezione privata







Dopo i mesi trascorsi in uno stato di esaurimento fisico e psicologico, dovuto all'affermarsi della malattia, dal periodo tra l'inverno e la primavera del 1936 Klee conosce una nuova, energica fase creativa.

Come ricorda la moglie Lily, l'artista produce un disegno dopo l'altro, in preda a un furore produttivo senza precedenti, quasi impensabile dato il grave morbo che lo affligge ( la dermatosclerosi, malattia difficilmente curabile che provoca danni ai tessuti e all'epidermide ).

A questa nuova fase della sua arte corrisponde una proliferazione di stili e modi operativi differenti e a volte simultanei: paesaggi, giardini improbabili, angeli, bambini, nudi e scenari infernali sono i soggetti prescelti.

"Pensando al futuro" contempla un nudo femminile assai stilizzato, sdraiato in una posa classicheggiante, in uno stato d'ozio e di attesa.

Dalla seconda metà degli anni Trenta i riferimenti artistici ai quali più guarda Paul Klee sono Matisse, Mirò e Picasso, confermati dalla visita ad alcune importanti esposizioni loro dedicte.

Matisse, in particolar modo, sembra gettare la sua ombra su questo acquerello, insieme naturalmente a Picasso e ai suoi nudi disarticolati, dai colori accesi e dai grandi formati, che Klee aveva avuto occasione di vedere in un'importante mostra a Zurigo nel 1932.

A differenza di Picasso, tuttavia e in modo molto più vicino a Matisse, i nudi di Klee sono privi di erotismo, se non addirittura di materialità; svuotati, sembrano testimoniare una perdita, una sorta di leggerezza immateriale.

Affiorano dunque temi come l'attesa, la speranza, il passare del tempo, di volta in volta sottolineati dai titoli, che come sempre hanno per Klee un peso non indifferente in ogni singolo lavoro.

Tale perdita di organicità è sicuramente riferibile alla malattia, e prefigura i cosiddetti "parchi infernali" del 1939, disegni caratterizzati da figure deformate, dalle teste abnormi e dai corpi composti con singloe linee ritorte, in qualche modo assenti. ( Mar L8v )





Edited by Milea - 4/9/2022, 18:21
 
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