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Paul Klee Sguardo dal rosso 1937 Pastello su cotone bianco su iuta 47x50cm Klee-Museum - Berna
Un cospicuo numero di opere realizzate da Klee sul finire degli anni Trenta è caratterizzato dalla rappresentazione di una nuova unità spazio temporale, da un intensificarsi di colori vivi, che simboleggiano forse una nuova speranza di guarigione per l'artista malato, e da una ricerca personale di interazione tra colore e segno, rasentando l'evocazione di profondi richiami primordiali.
Tali segni sembrano ordinati sulla tela, di formato via via maggiore, in modo lineare, al fine di creare profili stilizzati antropomorfi, paesaggi e forme della natura.
Le immagini che scaturiscono da questi lavori derivano dal reale, spogliato di ogni connotazione simbolica fino all'essenzialità.
Il ritmo che deriva dal perfetto incastro di forme e colori è musicale e psicologico allo stesso tempo: grossi punti e graffi di colore ne segnano le pause e gli accenti, mentre segmenti squadrati o curve perfette ne indirizzano la lettura.
Generalmente di colore nero, i segni e le linee tracciate con una pennellata spessa, simili a geroglifici, contribuiscono a far affiorare, in questo tipo di lavori, talvolta un viso di infante o di uomo ( "Musicista" ), talvolta una serie intricata di alberi a segnare un paesaggio ( "Parco presso Lucerna" ) oppure un disegno più astratto, una sensazione avvertita, uno stato d'animo ( proprio come in "Sguardo dal rosso" ).
Si scorgono, in queste composizioni, specie di oggetti segnaletici, segni di interpretazione ( si vede soprattutto l'opera "Segni in giallo", 1937 ) all'interno di labirinti in cui sembra celarsi un personaggio alla ricerca di una via d'uscita, perduto, come un bambino carico di stupore, in una natura che è vita gioisa e meravigliosa e nello stesso tempo fonte di spaesamento, di perdita del centro. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 4/9/2022, 17:58
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