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Balthus
Alice ( Alice nello specchio )
1933
Oio su tela
162x112cm
Centre Georges Pompidou - Parigi
Per questo dipinto posò Betty Leyris, che con il marito, durante l'inverno tra il 1932 2 il 1933, abitò insieme a Balthus.
Il titolo è tratto dal seguito di "Alice nel paese delle meraviglie" di Lewis Carroll, di cui il pittore era un fervente lettore.
L'atmosfera surreale del dipinto è introdotta in questo caso, dal sottotitolo ( Alice nello specchio ) che ci avverte che l'immagine raffigurata è il risultato di una speculazione cerebrale dell'artista.
L'artista scrisse in una lettera ad Antoinette dello specchio come unico spettatore dell'intimità della ragazza.
Nel 1935 un caro amico di Balthus, Pierre Jean Jouve, acquistò "Alice (Alice nello specchio)"; il dipinto lo colpì a tal punto da dedicargli un testo in prosa.
Il poeta, nel testo apparso negli anni Sessanta nella raccolta "Proses", designa il dipinto come "il" quadro.
"Il Quadro. In quel periodo della mia vita, si trovava accanto al mio letto, in fondo a una camera rivestita di legno, il grande quadro di un giovane maestro che spaventava i miei visitatori. Immaginate una giovane donna dagli occhi bianchi, che indossa una corta camicia e si pettina le chiome con mano ferma, mentre alzando una gamba su una sedia volgare esibisce sfacciatamente il sesso. La strana compagna era naturalmente quella delle mie notti, intendo dire che assisteva al mio sonno e poteva così insinuarvisi. No, il suo seno sinistro troppo pesante e le cosce quasi maschili non facevano nascere gli oscuri desideri, figli del passato, che forse avrebbe destato se si fosse intonata meglio tutta alle scarpe azzurre portate senza calze. No, ciò che mi seduceva era il pezzo di pittura, di una precisione così esatta, di una carnalità così intensa che consideravo Alice come la mia compagna". ( Mar L8v )
Edited by Milea - 16/8/2022, 16:26 |
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