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Balthus Il Solitario 1943 modificato fra il 1946 e il 1948 Olio su tela 161,3x165,1cm The Art Institute - Chicago
Balthus trascorre gli anni della Seconda Guerra Mondiale in Svizzera, tra Friburgo e Ginevra.
Proprio a Friburgo gli vennero commissionati numerosi dipinti e, nel 1943, Georges Moos invita il pittore a esporre nella propria galleria di Ginevra.
Tra le opere eseguite in quegli anni, il quadro più apprezzato è "La Patience" ( Il Solitario ).
Nel dipinto modificato tra il 1946 e il 1948, il pittore affronta per la prima volta il soggetto del gioco delle carte.
Si tratta di un solitario giocato da una fanciulla: questa è ritratta con un ginocchio appoggiato a uno sgabello foderato di velluto, il corpo proteso in avanti e lo sguardo pensoso rivolto alle carte da gioco.
La stanza è illuminata da un raggio di luce che penetra da una finestra alle spalle della ragazza; la luce fredda ne lambisce i contorni marcati, mentre il volto in penombra annuncia significati misteriosi.
Il quadro, dipinto durante il soggiorno svizzero del 1943, è permeato da un'atmosfera metafisica; gli oggetti presenti nella stanza, arredata da preziosi tappeti e da una pesante tenda, assumono una valenza drammatica.
La candela spenta, le carte sul tavolo, simili a tarocchi, sembrano annunciare l'avvenire.
In una recensione della mostra alla Galerie Moos il poeta Pierre Jean Jouve si sofferma sul quadro: "La Patience produce la chiarezza, la vittoria, o almeno la promessa della vittoria su un dolore presente; il profondo enigma del quadro diventa a poco a poco l'espressione chiara della nostra attesa, corrisponde segretamente e chiaramente al cammino della speranza, come la fanciulla diventa poco a poco la patria dolente della fanciulla". ( Mar L8v )
Study for Solitaire, 1943
Edited by Milea - 15/8/2022, 13:53
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