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Balthus
La Falena
1959
Caseina e tempera su tela
162x130cm
Centre Georges Pompidou - Parigi
"Ho consacrato tutta la vita al raggiungimento della luce, quella sacra che aureola i crepuscoli e le albe, la luce dei primordi, la lattescenza che credo di aver raggiunto nella 'Falena' per esempio".
In una frase Balthus, alla fine della sua vita, pone l'accento sulla ricerca che andava eseguendo in pittura.
Con "La Falena", opera eseguita nel 1959, propone, ad appena un anno dall'esecuzione del "Panno blu" un'ulteriore evoluzione della propria ricerca pittorica.
La tela presenta una superficie irregolare, quasi granulosa, assimilabile all'affresco.
Questo effetto è dato dalla caseina, una sostanza derivata dalle proteine del latte utilizzata dal pittore insieme alla tempera per accentuare l'opacità del quadro.
"La Falena" è l'unico dipinto di ambientazione esplicitamente notturna del pittore; il tema del sogno non è raffigurato dalla consueta fanciulla dormiente; di essa vi è solo una traccia suggerita dal letto disfatto, illuminato dalla tenue luce della lampada ad olio.
La figura femminile si staglia nuda di profilo, in una posa che richiama le versioni oniriche caratteristiche della produzione precedente, con il braccio proteso in avanti nel tentativo di allontanare la falena dalla lampada.
La grande farfalla notturna, dai contorni appena tratteggiati, incarna simbolicamente, la transitorietà del momento raffigurato.
Il dipinto evidenzia, nella presentazione dell'evento onirico, il rapporto complesso tra immagine e realtà.
Nella "Falena" Balthus propone una visione che si situa in un tempo che potremmo chiamare "pittorico". ( Mar L8v )
Edited by Milea - 13/8/2022, 15:54 |
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