Polittico dei Santi Vincenzo e Alessandro (Polittico di Ponteranica)

Lorenzo Lotto, 1525

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    Lorenzo Lotto
    Polittico dei Santi Vincenzo e Alessandro (Polittico di Ponteranica), 1525 (?)
    olio su tavola
    Angelo Annunciante e Vergine Annunciata, 75x35 cm
    Cristo Redentore e San Giovanni Battista, 135x70 cm
    San Pietro e San Paolo, 118x 57 cm
    Ponteranica, Santi Vincenzo e Alessandro
    Firmato e datato “L. LOTUS 152(?)”




    Negli ultimi anni del soggiorno bergamasco prima del trasferimento a Venezia, Lotto dipinse un polittico per l’altare intitolato a san Giovanni Battista nella chiesa parrocchiale di Ponteranica, centro posto all’imbocco della Val Brembana.

    L’opera gli fu commissionata dalla Scuola del Corpo di Cristo, che aveva il patronato dell’altare: i documenti della committenza non sono ancora noti, ma si sa che i lavori preliminari di carpenteria furono avviati nel 1518 e che nel 1522 la confraternita procedette ai pagamenti per la doratura della cornice.

    Non sappiamo con certezza se a quella data i dipinti di Lotto fossero ultimati: è possibile che l’artista abbia protratto l’impegno per diversi anni, tanto più che l’ultima cifra della data accanto alla sua firma è pressoché illeggibile ed è interpretata da alcuni come un cinque e da altri come un sette. Una certa discontinuità stilistica contribuisce ad accrescere l’incertezza.

    Lo schema del politico fu probabilmente imposto dai committenti; entro il primo ordine, Lotto dispose tre figure di santi, con il Battista titolare dell’altare al centro. In onore alla devozione della confraternita il pannello centrale dell’ordine superiore è invece occupato dal Cristo in piedi su una nuvola, con il sangue che sgorga dalle ferite della Crocifissione e si raccoglie nel calice dell’Eucarestia.

    angellottoponteranica



    Ai lati due pannelli minori con la scena dell’Annunciazione: su uno sfondo scuro illuminato dallo Spirito Santo e assai prossimo a quello della Sacra Conversazione Cassotti del 1524, le figure si stagliano luminose e vibranti. Il brano dell’angelo fluttuante è una delle più alte invenzioni lottesche e preannuncia gli sviluppi stilistici degli anni attorno al 1527. Le figure della zona inferiore rimandano allo stile degli affreschi di Trescore Balneario; anche la figura del Redentore, con il sorprendente motivo del vaporoso lenzuolo bianco, sembra un diretto sviluppo del Cristo Vite dell’Oratorio Suardi. La lettura dell’opera è in parte compromessa dalla perdita della cornice originaria. (M.@rt)




    Edited by Milea - 23/6/2014, 19:02
     
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