Ritratto di gentildonna in veste di Lucrezia

Lorenzo Lotto, 1533

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    gentildonnavestelucrezi

    Lorenzo Lotto
    Ritratto di gentildonna in veste di Lucrezia, 1533 circa
    olio su tela, 95,9x110,5 cm
    Londra, National Gallery
    Firmato e datato “L. LOTUS 1521”




    gentildonnavestelucrezi

    La notizia più antica circa questo dipinto risale alla fine del Settecento, quando è registrato come opera di Giorgione nella collezione Pesaro, a Venezia. E’ stato ipotizzato che la dama raffigurata sia la nobile veneziana Lucrezia Valier, che nel 1533 sposò un Pesaro: l’identificazione, che non è condivisa da tutti gli studiosi, si accorderebbe sia con la provenienza del dipinto che con l’iconografia, incentrata sul richiamo simbolico alla figura dell’eroina classica Lucrezia.

    Utilizzando lo schema compositivo adottato a partire dal Ritratto di Andrea Odoni, Lotto pose la figura della donna presso un tavolo, all’interno di una stanza appena delineata: il suo sguardo è rivolto direttamente all’osservatore, mentre con la mano destra indica il disegno che reca sulla sinistra.

    Il foglio raffigura l’eroina romana Lucrezia, che avendo subito l’onta di essere stata violata da Tarquinio preferì uccidersi con un pugnale piuttosto che vivere nella vergogna.

    Sul tavolo al di sotto del disegno è posto un biglietto con una frase latina, che sottolinea il valore morale della vicenda: “Non debba alcuna donna impudica sopravvivere all’esempio di Lucrezia”.

    Sembra di poter intendere che la nobildonna dichiari la propria castità e le proprie virtù coniugali: alla purezza alludono simbolicamente le violaciocche sul tavolo, mentre il fatto che la dama sia maritata si deduce dalla sua acconciatura, con i capelli raccolti entro la cuffia.

    L’abbondante scollatura sottolineata dalla collana e il velo sospinto sulle spalle a lasciare il petto scoperto contribuiscono a creare un parallelo visivo tra l’effigiata e la Lucrezia del disegno.

    La datazione del dipinto è legata all’identificazione della donna: se si tratta di una nobile veneziana la tela fu eseguita prima del trasferimento di Lotto nelle Marche (primavera del 1533) e se è la Valien, l’opera non può precedere l’anno delle sue nozze (1533).

    Il dipinto è vicino alla Sacra Famiglia con santa Caterina: simili i colori dissonanti e la posa artificiosa, identica a quella di san Giuseppe. (M.@rt)







    gentildonnavestelucrezi





    Edited by Milea - 18/5/2014, 10:17
     
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