Madame de Pompadour: eros e ambizione

Storia della favorita che usava il fascino come arma infallibile

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  1. Sad Calipso
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    pompadour1758
    1758, un altro capolavoro di Boucher
    che immortala Madame Pompadour.
    Di seguito alcuni dettagli del dipinto.



    Ama cantare e recitare, arti per le quali
    è ammiratissima, tanto da far costruire
    due sale teatrali ai lati della Cappella
    reale di Versailles, dove fa esibire gli
    artisti più popolari del momento.

    Tuttavia, si mormora che Madame non
    sia altrettanto brillante a letto, quanto
    lo sia sul palcoscenico; ma Luigi XV,
    amante non così instancabile come vuol
    lasciar intendere, sembra non curarsene,
    poichè Jeanne può parlare come farebbe
    un amico, confidarsi, chiederle consiglio.

    Probabilmente già nel 1751 non sono più
    amanti di fatto, ma solo "ottimi amici":
    lei, astuta e comprensiva, gli organizza
    il cosiddetto Parco dei Cervi, dove sua
    Maestà può cacciare giovinette sane e
    attraenti ma rigorosamente senza
    cervello, da lei accuratamente selezionate.

    Una raffinata conoscenza dell'animo umano
    che le suggerisce anche di non mettersi
    contro la sovrana, la pia e devotissima
    Maria Leszczynska.

    Tra la regina di nome e la regina di fatto
    si instaura infatti un rapporto di reciproca
    diffidenza, ma di pubblico rispetto, anche
    se Madame non manca di sottolineare con
    decisione la sua posizione quando gliene
    viene offerta l'occasione.


    boucher99


    Se la sovrana la tratta con freddezza
    davanti alle dame di compagnia, lei
    risponde ossequiosa, dedicandole
    un'aria assai allusiva dal titolo "Alfine
    è in mio potere", tratta dall'opera
    Renaud et Armide di Lully.

    Poi intercede presso il sovrano affinchè
    paghi i debiti contratti dalla moglie per
    le sue astruse opere di carità.

    Furba e sagace.

    In politica, spronata dall'indolenza cronica
    di Luigi XV, Madame de Pompadour si dà
    da fare con lo stesso impegno con cui
    arreda con le boiserie e i valsellami più
    ricercati i suoi appartamenti; con la stessa
    tenacia con cui anima la vita culturale di
    corte, chiamando presso di sè i musicisti,
    i commediografi, i pittori e i pensatori
    più discussi d'Europa, non ultimo
    lo stimatissimo Voltaire.

    Pur restando dietro le quinte, è lei a imporre
    la sfortunata alleanza con l'Austria, storico
    nemico della Francia, contro la Prussia,
    guadagnandosi il centro della vita politica
    di quegli anni, ricevendo ambasciatori
    e generali.

    Se l'austriaca Maria Teresa le scrive chiamandola
    "cugina", il prussiano Federico II battezza con
    il suo nome la cagnetta più petulante del
    suo allevamento.

    Lei però sa stare al posto suo senza montarsi
    la testa, celandosi dietro l'astro di un re che
    usa abbandonare i Consigli di Stato biascicando
    tediato: "Fate come volete, ma eseguite i miei ordini".


    francoisboucherportrait

     
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