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Sad Calipso
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Sempre ritratta da Boucher, Madame de Pompadour in veste di Diana cacciatrice.
Anche l'amatissimo fratello Abel ne trae benefici diventando nobile e assegnatario di una rendita favolosa.
Due mosse incaute, questa volta, che le scatenano contro l'odio della famiglia reale e dei nobili più altolocati, fedeli al partito capeggiato dal figlio del re, che da tempo la chiama "Maman-putain".
I favori con cui Luigi XV omaggia pubblicamente l'amante la lusingano, ma la danneggiano: il palazzo che le ha regalato a Parigi, quello che oggi è chiamato Eliseo e ospita la sede del Presidente della Republica, così come il castello di Bellevue, sono visti come il centro di un potere occulto che si agita dietro il trono.
Del resto la simaptia di Madame per i nuovi intellettuali illuminati è nota, visto che presso il suo salotto sono ospiti abituali Diderot, d'Alembert e Voltaire.
In particolare, con quest'ultimo si sviluppa subito un rapporto di stima reciproca.
Lei lo sostiene presso il re, prendendo parte attiva nelle rappresentazioni delle sue commedie a Versailles, e lui la omaggia con versi eletti quanto affettati: "Ordunque voi riunite ogni arte, talento e gusto di piacere; Pompadour, voi abbellite la corte, Parnaso e Citera".
Sciolta in un brodo di giuggiole, Madame de Pompadour caldeggia Voltaire presso l'Accadèmie Francaise e lo pretende presente a corte in ogni occasione ufficiale.
Un idillio che andrà letteralmente in frantumi quando Madame si adopererà per favorire Crèbillon, autore un tempo di gran moda a corte, ma in quel periodo caduto in disgrazia.
Madame nel 1757 ritratta ancora da Boucher.
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