Le misteriose coincidenze tra il naufragio della Costa Concordia e del TITANIC

Inquietanti similitudini a cento anni di distanza

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    La coincidenza del naufragio della Costa Concordia con il centenario dell'affondamento del tristemente famoso transatlantico Titanic è la prima e più lampante tra le similitudini che legano i due tragici disastri. Le date esatte dei naufragi sono ancora più interessanti: il Titanic terminò la sua navigazione contro un iceberg la notte del 14 aprile 1912 alle 23.40. La notte del 13 gennaio 2012, alle ore 21.40, la Costa Concordia terminò la sua navigazione contro uno scoglio. Praticamente lo stesso giorno e comunque in ore notturne. Misteriosamente, Yannic e Kevin Sgaga, due fratelli di nazionalità svizzera, che erano a bordo della Costa Concordia, hanno dichiarato che proprio nel momento dell'impatto della nave da crociera, la musica di sottofondo era "My Heart Will Go On", la colonna sonora del famoso film del 1997 "Titanic". I due fratelli hanno raccontato ai reporter del quotidiano svizzero "Tribune de geneve" che nel ristorante dove stavano cenando la musica di sottofondo era proprio quella nell'attimo del disastro. Forse una falsa affermazione dei due fratelli per attirare l'attenzione o un'agghiacciante ironia della sorte? Le coincidenze vanno ben oltre la colonna sonora di quella serata, vediamo quali. Un triste presagio aveva accompagnato il varo di entrambe le navi. Sia in occasione del varo del Titanic che della Costa Concordia, il tradizionale rituale della bottiglia di champagne che si deve infrangere sulla chiglia della nave, si concluse con un nulla di fatto. La bottiglia di champagne rimbalzò su entrambe gli scafi. Se per il Titanic non esistono immagini che testimonianoil cattivo presagio, per la Costa Concordia addirittura esite un video. [CLICCA E GUARDA IL VIDEO]. Nel sottofondo si sentono le espressioni attonite e sgomente dei presenti che, davanti alla bottiglia che non si rompe, sottolineano il cattivo presagio. Anche alcuni dati tecnici delle due navi sono simili a dispetto di cento anni di nuove tecnologie e nuovi materiali. Le navi avevano un'altezza simile, 53,34 metri per il Titanic e 52 metri per Concordia. La lunghezza era di 259,84 metri per il Titanic e 292 metri per Concordia. La larghezza era di 28,19 metri per il Titanic e 38 metri per Concordia. Entrambe potevano navigare a 23 nodi di velocità massima e entrambe, al momento dell'impatto, procedevano a 21 nodi. A dispetto di queste misure similari, la capienza delle due navi era completamente diversa. Costa Concordia poteva ospitare solo come equipaggio 1.100 persone e 3.547 passeggeri. Il Titanic disponeva invece di un equipaggio di 898 persone e poteva ospitare 1.100 passeggeri. Tra tutte queste persone scorgiamo destini e reazioni molto simili. Colpisce il tragico destino del violinista ungherese Sandor Feher, 38 anni, che lavorava sulla Costa Concordia e che con essa è deceduto come successe per tutta l'orchesta che si inabissò, suonando, con il Titanic. Nella sciagura e nella concitazione del momento si narra di reazioni simili sia sul Titanic sia sulla Costa Concordia. Si racconta di gente che per guadagnarsi un posto sulle scialuppe di salvataggio ruba i bambini alle madri. Oppure si ripete il caso delle "risse per i giubbotti di salvataggio". Antonietta Simboli, passeggera quella notte sulla Costa Concordia racconta: “Mi hanno strappate dalle mani il giubbotto di salvataggio, ho spaccato un vetro e sono riuscita a prenderne uno per bambini, mi spingevano, sono caduta due, tre volte per terra, ho visto la morte“. E' altrettanto incredibile che solo lo scorso 21 dicembre 2011, la Costa Concordia aveva ospitato un set fotografico organizzato da una rivista spagnola nel quale erano state ricreate alcune delle scene del noto film di James Cameron "Titanic". La rivista spagnola in questione è il Magazine, supplemento settimanale di El Mundo, che approfittò della sosta della Costa Concordia nel porto di Barcellona per scattare il servizio fotografico per la stilista Iria Ballesta, prima di ripartire alla volta di Palma de Mallorca. Il servizio sarebbe stato pubblicato per il centenario del naufragio del Titanic, il più famoso della storia. Altrettanto inverosimile pensare che un lontano parente di un disperso del Titanic era presente sulla Costa Concordia. E invece è accaduto anche questo. Valentina Capuano, trent' anni di Avellino, era sulla Costa Concordia quando, un secolo prima, sul Titanic c’era un suo prozio, Giovanni. I racconti di nonna Maria, ripetuti sin da quando Valentina era bambina, sul ragazzo venticinquenne emigrato a Londra per cercare fortuna. Poi quel viaggio imbarcato come cameriere sul Titanic per raggiungere l’America. Un paese che, però, Giovanni non vedrà mai perchè la nave lo portò con se. Sorte diversa, per fortuna, per la pronipote Valentina, in viaggio con il fidanzato, è riuscita a scampare al peggio, in una corsa contro il tempo, mentre la nave si inclinava sempre di più. Stessa coincidenza per una ragazza inglese, Amelia Leon. La cantante inglese ventiduenne è discendente di uno dei violinisti che nel transatlantico rallegrava le serate in prossimità delle coste canadesi anche mentre il Titanic colava a picco a 400 miglia da Terranova. Un secolo dopo, Amelia se ne stava tranquilla in pigiama nella sua cabina, in attesa dell'arrivo del suo fidanzato, Claudio Losito, in servizio sulla Concordia come membro dell'equipaggio. La cantante di Birmingham stava guardando un film quando ha sentito il boato dell'impatto con lo scoglio. Poi un altro boato e la luce nella cabina si è spenta. Amelia riesce a fatica a lasciare la nave, e viene salvata da una scialuppa. In pochi attimi ha visto la terra avvicinarsi e ha capito subito che la sua vicenda si sarebbe conclusa in modo differente da quella del suo antenato vittima del Titanic. Sembrano già numerose e stupefacenti tutte queste coincidenze tra il naufragio della Costa Concordia e quello del Titanic, ma non è finita qui, anzi, c'è un'altro dato che ha dell'incredibile. Il Titanic e la Costa Concordia hanno in comune addirittura anche la proprietà! La Carnival Corporation, il più grande operatore al mondo nel settore delle crociere e società proprietaria della Costa Concordia annovera infatti tra i suoi affiliati in Gran Bretagna la Cunard Line, tra le piu’ prestigiose compagnie di navigazione del Regno Unito. La Cunard, fondata nel 1838, è l’erede diretta della compagnia proprietaria del Titanic, la White Star Line, assorbita nel 1934. Sembra anche che il naufragio stesso sia frutto di spregiudicate politiche di marketing delle due compagnie proprietarie delle navi. Nel caso del Titanic la White Star voleva stupire il mondo arrivando a New York in anticipo rispetto alla tabella di navigazione. Malgrado le preoccupazioni del capitano Smith, la proprietà ordinò di lanciare il Titanic a tutta velocità e ottenere così ulteriore pubblicità e clamore per l'impresa. Anche nel caso della Costa Concordia, pare che l'inchino facesse parte di una strategia a livello pubblicitario.
     
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