Abbazia nel querceto (Abtei in Eichwold), Caspar Friedrich, 1810

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view post Posted on 30/1/2012, 21:01     +2   +1   -1
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Abbazia-nel-querceto-P

Caspar Friedrich
Abbazia nel querceto
(Abtei in Eichwold)
1809-1810
Olio su tela
110,4 x 171 cm.
Staatliche Museen - Berlino


Il dipinto era probabilmente nato in coppia con il “Monaco in riva al mare”, sotto il quale fu esposto nel 1810 alla mostra dell’Accademia di Dresda. Le due opere, acquistate dal re di Prussia Federico Guglielmo III, su suggerimento del figlio quindicenne, hanno infatti diversi punti di tangenza, dalla costruzione per fasce orizzontali, all’importanza attribuita al cielo, all’intonazione quasi monocroma dei colori. In questo caso, però, la dimensione spirituale è affidata a un evento specifico: un corteo funebre di monaci si appresta infatti a seppellire un confratello. Il passaggio attraverso il portale diruto acquista un significato metaforico, rimandando all’ingresso nell’aldilà cristiano, evocato dalla presenza della croce.

Friedrich aveva utilizzato quale modello la rovina dell’abbazia di Eldena, situata nei dintorni di Greifswald, trasformandola però per adattarla al contesto del dipinto. Tutto l’insieme è frutto del montaggio di elementi diversi, concepito per potenziare l’impatto di suggestione e il carattere simbolico della raffigurazione.

Il paesaggio, infatti, non corrisponde a una veduta reale, ma l’accostamento tra le querce spoglie, le lapidi disseminate nel terreno e l’architettura gotica acquisita una pregnanza che accresce la malinconia e la dimensione onirica dell'opera. La qualità visionaria della luce, in cui l’incerto chiarore dell’alba si mescola all’atmosfera brumosa del bosco, attribuisce all’evento un clima soprannaturale.

L’oscurità della zona inferiore, terrestre, rimanda all’idea della morte, ma anche all’interpretazione protestante dell’’esistenza che in nessun modo può influire sul giudizio divino, del tutto imperscrutabile; la luminosità del cielo, invece, in cui brilla una falce di luna, ricorda la dimensione ultraterrena. Non a caso il quadro fu definito da Carl Gustav Carus, amico e discepolo dell’artista, “forse l’opera di maggior profondità poetica di tutta la nuova pittura di passaggio”. ( Mar L8v )





Edited by Milea - 3/2/2023, 14:21
 
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