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Caspar Friedrich Paesaggio invernale con chiesa (Winterlandschaft) 1811 Olio su tela 32,5 x 45 cm. National Gallery - Londra
In un paesaggio coperto di neve un solitario viandante riceve una folgorazione: lasciate a terra le stampelle, si abbandona in preghiera davanti a un crocifisso. Questo è piantato in mezzo a un gruppo di abeti che, insieme a pochi massi, costituiscono l’unica interruzione alla distesa bianca; sullo sfondo, contro il cielo nebbioso, si delinea la sagoma di una cattedrale gotica.
L’opera è stata concepita in funzione del suo significato religioso, e nonostante l’artista abbia utilizzato, per le rocce e gli alberi, un modello reale, esso appare come un prodotto esclusivo della sua fantasia. Friedrich sosteneva infatti che “l’arte non è, e non deve essere unicamente abilità tecnica, come sembrano ritenere persino molti pittori. E’ invece necessario che sia il linguaggio della nostra sensibilità, del nostro modo di essere, la nostra devozione e la nostra preghiera”.
Come sempre però, il substrato religioso e simbolico non dà luogo a una scena tradizionale, bensì a un paesaggio spiritualizzato, quel nuovo genere di pittura che costituì una delle principali innovazioni del maestro tedesco. La crucialità del momento è amplificata dall’atmosfera immobile e dall’assenza di elementi accessori: tutto, infatti, concorre alla costruzione del significato dell’immagine.
Gli abeti, come l’autore stesso aveva spiegato nel commentare l’“Altare di Tetschen”, sono un anelito al divino e ne attestano al contempo la presenza della natura; la cattedrale, fantastica e lontana, costituisce forse un richiamo alla Gerusalemme celeste. La sua apparizione, però resta estranea al protagonista del dipinto, che fissa il proprio sguardo sulla croce. Se la presenza di Dio si fa prossima all'uomo che si immerge nel mondo naturale, essa risulta invece intangibile ed estranea nella “chiesa di pietra”. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 6/2/2023, 18:27
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