La fienagione

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Milea

Posted on 8/4/2012, 23:18

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Location: Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Pieter Brueghel
La fienagione, 1565
olio su tavola, 117x161 cm
Praga, Národní Galerie

La tavola è l’unica della serie dei Mesi che non rechi né firma, né data, anche se una firma falsa in basso a sinistra fu rimossa nel 1931. Immersi in un paesaggio limpido dai colori vivaci, alcuni contadini svolgono l’ attività tipica dei mesi estivi: il taglio e la raccolta del fieno. In primo piano da sinistra un uomo seduto affila la falce, mentre tre ragazze con i rastrelli si dirigono verso di lui. A destra, in direzione opposta, si muovono quattro portatori di ceste piene di fragole e ciliegie e una contadina a cavallo.
Il gruppo passa di fronte a un’edicola della Madonna posta sul ciglio della strada. Nel piano intermedio si svolgono le attività connesse alla fienagione: taglio, raccolta e trasporto del fieno. Sullo sfondo, alcune case sulle colline, un fiume e montagne in lontananza, la resa coloristica offre un paesaggio dalle tonalità che sfumano dal verde intenso al giallo verdognolo fino a perdersi nell’azzurro scuro delle montagne.

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Le figure umane si fondono armoniosamente con la natura che le circonda: non c’è alcun accenno ai movimenti frettolosi che Brueghel di solito attribuisce ai contadini nello svolgimento delle loro attività quotidiane.
Nel gruppo centrale delle tre ragazze una è raffigurata di profilo, una sembra rivolgersi direttamente all’osservatore, l’ultima ha lo sguardo diretto di fronte a sé. I loro volti non presentano i tratti deformati dei contadini conosciuti in altri lavori dèll’artista fiammingo. Sembra che in questa tavola Brueghel abbia voluto dipingere gli uomini liberi sia dall’ozio, che dal lavoro inutile: qui per la prima volta essi appaiono soddisfatti del proprio modo di agire.
Probabilmente a partire dal 1659 e sicuramente fino al XVIII secolo, il quadro è presente nelle collezioni imperiali. Nel 1864 dalla collezione della principessa Grassalkowitsch nata Esterhazy, l’opera pervenne, per vie sconosciute, al principe Lobkowitz in Boemia. (M.@rt)

SPOILER (clicca per visualizzare)

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