La mietitura

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Milea

Posted on 9/4/2012, 18:15

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Location: Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Pieter Brueghel
La mietitura, 1565
olio su tavola, 118x160,7 cm
New York, Metropolitan Museum of Art
L’opera è datata e firmata "BRVEGEL [...] LXV"

Terza tavola della serie dei Mesi, fu donata nel 1594 dalla città di Anversa all’arciduca Ernesto d’Asburgo, che dal 1592 ne era il governatore. Nel 1809 fu requisita da Napoleone come bottino di guerra con altre opere di Brueghel che si trovavano al Belvedere di Vienna e trasferita a Parigi.
Ricomparve a Vienna nel 1910, quando P.J. Cels di Bruxelles la acquistò dal francese Jean Doucet e la rivendette due anni dopo alla sede attuale come opera di Jan Brueghel.
Nel quadro Brueghel racconta una giornata di lavoro e di riposo del periodo estivo. Il colore dominante è il giallo delle messi di grano. In primo piano, sul lato sinistro, due contadini tagliano stancamente il grano con le falci, mente un terzo si muove tra i due campi di spighe verso l’albero di pero a destra della tavola.

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All’ombra dei suoi rami, un gruppo di contadini si ristora mangiando e bevendo. Un uomo dorme appoggiato al tronco. Alle loro spalle alcune donne chinate legano i covoni e raccolgono le spighe tagliate. Sullo sfondo appare una chiesa dal tetto azzurro. Di fronte al villaggio, oltre i campi, alcuni contadini si dedicano ad attività creative. Un’altra chiesa, a sinistra, segna la fine del verde dei prati e la ripresa dei campi di grano sulla collina.

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Sullo sfondo, il colore dell’acqua si confonde con quello del cielo: l’insieme sembra immerse nel vapore della calura estiva. Alla parte cromaticamente più vivace, che raffigura i contadini che si ristorano, corrisponde una mancanza di movimenti quasi assoluta, non fosse altro che per i gesti minimi compiuti al fine di nutrire il corpo; il contrario accade sul lato sinistro dove, a una resa cromatica meno variata e quasi statica, corrispondono i gesti dei lavoratori immersi nelle attività dei campi.

Il tema dell’estate fu ripreso da Brueghel in un disegno del 1568, l’ Estate (Amburgo, Kunsthalle), in cui domina l’uomo e non il paesaggio. La critica ha inoltre sottolineato come l’atteggiamento del contadino dormiente ai piedi del pero anticipi di due anni quello dei personaggi nel Paese di Cuccagna (1576). (M.@rt)

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