Salvador Dalì, L’Angelus di Gala, New York, Museum of Modern Art (MoMA), 1935

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view post Posted on 27/7/2012, 21:37     +3   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Salvador Dalì
L’Angelus di Gala, 1935
olio su tavola, 32x27 cm
New York, Museum of Modern Art (MoMA)



In questo dipinto, la figura di Gala (raffigurata in due diverse posizioni e vestita con la giacca ricamata che porta nel dipinto La sfinge di zucchero e in molti altri) è strattamente associata all’immagine dell’Angelus di Milet, appeso alla parete dietro di lei, i cui significati nascosti che Dalì credeva di scorgervi, sono abbondantemente spiegati nel suo Il mito tragico dell’Angelus di Millet.

La donna del dipinto di Millet, in atteggiamento pio e sottomesso, starebbero addirittura meditando l’assassinio dell’uomo accanto a lei.
Mentre la figura di schiena siede su un semplice cubo, quella di fronte ha sotto di sé una carriola dello stesso tipo di quella raffigurata nel dipinto del francese e che, da comune attezzo contadino, è stata eletta da Dalì a intenso simbolo sessuale.

Altro particolare interessante, i contadini del quadro sono raffigurati anch’essi seduti sulla carriola (stabilendo così un ulteriore collegamento tra loro e Gala) e non, come avviene nell’originale, in piedi uno accanto all’altro, con la carriola dietro la donna, in posizione meno evidenziata.


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Inquieta che l’artista abbia legato l’immagine della sua compagna a quella dei due personaggi di Millet, nei quali egli vede il paradigma dell’incontro fatale tra la mantide religiosa e il maschio, che essa divora dopo l’accoppiamento.
Forse un’ ombra del terrore del pittore davanti all’eterno femminino e al suo fascino potenzialmente castrante.

Dalì attribuiva una particolare importanza all’immobilità assorta che nel dipinto caratterizza lo sguardo di Gala: “La fissità di Gala che guarda Gala deve essere posta in primo piano, inaugurando il mito tragico dell’Angelus di Millet”. Nel Dictionnaire abrégé du Surréalisme, uscito nel 1936 e del quale Dalì redasse alcune parti, alla voce Gala egli fa corrispondere la definizione: “Donna violenta e sterilizzata”. (M.@rt)



Edited by Milea - 29/7/2021, 14:55
 
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