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Joan Mirò, Testa maschile (1935) Olio su cartone montato su pannello, 106 x 75 cm Parigi, Musée National d'Art Moderne, Centre Georges Pompidou
Questo profilo è davvero sorprendente rispetto alla produzione abituale di Mirò. Si può certamente accostare ai volti crudeli disegnati a pastello su carta velina dell’anno precedente, ma quelle opere, nonostante la maggiore espressività del disegno, non possiedono le profonde sfumature di questo. Su uno sfondo frantumato che il pennello sconvolge più che agitare, il volto si staglia come in controluce a causa del conflitto tra i colori scelti per le loro caratteristiche contrastanti. Il giallo vivo del naso contrasta ad esempio con un violetto tendente al rosso e si spinge fino alla bombatura blu di una fronte da idiota.
Il passaggio tra il giallo e il blu avviene grazie a un verde che ne è la somma, illuminato dall’inevitabile rosso dell’arcata sopraccigliare, ultimo confine prima dell’orbita nera al centro della quale si mostra un cielo blu e rotondo. E’ questo blu il perno intorno al quale il volto trova infine una parvenza di organizzazione e si raccoglie: la mascella inferiore è in effetti spostata in rapporto alla zona occipitale, mentre la parte inferiore del viso riprende, rovesciato, come nelle figure delle carte da gioco, lo stesso disegno ricurvo del naso. Mostrando oscenamente la lingua, la figura un po’ gobba evoca immagini lascive, una sensualità torbida ulteriormente accentuata dal gioco di rapporti tra la porpora senta ma profonda della lacca di robbia e le ultime esplosioni dei gialli chiassosi. (M.@rt)
Bibliografia: Harry Bellet Mirò catalogo della mostra (Martigny, Fondation Pierre Gianadda, 1997) Mirò, La collection du Centre G.Pompidou
Edited by Milea - 15/8/2021, 17:31
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