Azzurro cielo (Bleu de ciel), Wassily Kandinsky, 1942

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view post Posted on 4/1/2014, 11:57     +5   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Wassily Kandinsky, Azzurro cielo (Bleu de ciel)
oil on Canvas, 100 x 73 cm (1942)
Paris, Musee National Art Moderne, Centre Georges Pompidou



Azzurro cielo è il dipinto dell’estasi: un caleidoscopio di animaletti eterogenei e inidentificabili, in caduta lenta e libera come fiocchi di neve.
E’ la reazione di Kandinsky alla guerra appena cominciata, la terza che subisce nella sua esistenza. L’”azzurro cielo” significa che l’aria di primavera entra nuovamente nel suo studio attraverso la finestra.

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Questo dipinto allegro e vivace si colloca tra le Costellazioni che Mirò esegue nel medesimo periodo a Varengeville, ove Kandinsky va a fargli visita in compagnia di Antonio Magnelli, e i modelli che lo stesso Kandinsky mette a punto tra il 1942 e il 1943 per i tessuti d’arredamento prodotti dalla Société Industrielle de la Lys diretta da Jean Bauret.

Quest’opera eccezionale va inoltre considerata alla luce di un ritrattino di Kandinsky che sua moglie Nina tracciò su richiesta del mercante René Drouin: “Kandinsky abita a Neuilly-sur-Seine, vicino al Bois e al quartiere di Bagatelle, che gli piacciono moltissimo. Ama la natura, e la ama più liberamente da quando essa non “posa” più per lui. Ama l’acqua, e prende spesso il Bateau-mouche che ancora attraversa Parigi.

Nei suoi gusti Kandinsky conserva una grande propensione alla fantasia, che si riflette nelle sue tele. Il suo senso dell’umorismo lo porta spesso al cinematografo, dove apprezza soprattutto i film comici interpretati da Harold Lloyd e Buster Keaton. Non ama il anto, ma gli piacciono la musica e il balletto.

Non gli piace il teatro, che gli sembra in ritardo rispetto alla vita, preferendogli il music-hall. Il circo e i fuochi d’artificio. Kandinsky ha una predilezione per i fuochi d’artificio. E’ sicuramente per questo che dalle palle bianche sembrano infilarsi nelle sue composizioni, giocando a scomparire allo sguardo di chi le contempla.

Pittore della poesia e del fantastico, sembra sempre che nelle sue tele ci sia di più di quello che appare a prima vista: non mancano i giochi infantili e nemmeno la magia di quelle scatole a sorpresa che si aprono e si richiudono lasciandovi ogni volta negli occhi un segreto. Ogni suo quadro è un “mondo a sé”. (M.@rt)





Edited by Milea - 4/8/2021, 21:02
 
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