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Wassily Kandinsky, Auf Weiss II (Su bianco II) Olio su tela, cm 105 x 98 (1923) Paris, Musee National Art Moderne, Centre Georges Pompidou
Kandinsky dipinge Su bianco II a Weimar all’inizio del 1923, tre anni dopo Su bianco I (San Pietroburgo, Museo Russo). Nonostante la similarità dei titoli, l’unico motivo comune alle due opere è quello della scacchiera.
Tra il 1923 e il 1925, Su bianco II viene esposto a Darmstadt, Monaco, Dresda, Erkfurt e Wuppertal. Tredici anni dopo, viene nuovamente presentato in altre città tedesche: Stoccarda, Hannover e Amburgo. Infine è scelto dall’artista per illustrare l’evoluzione della sua arte (insieme ad altre quattro opere, tra le quali Con l’arco nero ) alla grande mostra “Origines et développement de l'art international indépendant”, organizzata nel 1937 a Parigi presso il Musée des Ecoles Étrangère del Jeu de Paume.
Nel dicembre 1922 Kandinsky esegue un acquerello preparatorio assai simile all’opera finale, da cui si differisce solo per il colore e per le dimensioni di alcune forme; il triangolo giallo del dipinto, per esempio è più stretto e meno aranciato di quello dell’acquerello. L’equilibrio compositivo complessivo è dato dall’associazione di linee diritte, tratti arrotondati e forme diverse: triangoli, quadrilateri, scacchiere e cerchi. L’insieme, piuttosto grezzo e rigido, è addolcito dagli elementi circolare e dalle linee curve.
La composizione tanto dello studio quanto del dipinto si iscrive in un quadrato quasi perfetto e si organizza attorno a due grandi diagonali nere: una, spezzata, ha inizio nella parte superiore del motivo trapezoidale centrale; l’altra, diritta, è accompagnata, nella sua parte inferiore, d semicerchi che accentuano il dinamismo centrifugo dell’opera. Questa potente diagonale che attraversa la composizione, compare con regolarità nei lavori di Kandinsky di quel periodo; la si ritrova anche in Arco e punto (1923) e in Dipinto blu ( 1924) . Peg Weiss vi vede una reminiscenza della lancia di san Giorgio, un motivo che l’artista inserisce spesso nelle proprie opere: il riferimento sembra dunque persistere anche in una composizione fortemente geometrizzata come questa. Il motivo della scacchiera è ugualmente ricorrente nell’opera di Kandinsky: appariva già in Griglia nera, realizzato un anno prima.
Le campiture nette e la forme geometriche che spiccano su un fondo bianco, avvicinano quest’opera a quelle dei suprematisti, in particolare ai lavori realizzati da Kazimir Malevič e da L’jubov Popova tra il 1915 e il 1919. La produzione di Kandinsky in questo periodo, che l’artista stesso definisce “fredda”. È caratterizzata da una tavolozza limitata ai colori primari e dominata da forme rigorose e geometriche, da severe diagonali e da cerchi perfetti.
Si può ritenere che l’artista attribuisse a quest’opera una particolare importanza. A giudicare dalle fotografie che ritraggono la sua abitazione al Bauhaus di Dessau nel 1926, Su bianco II , in alternanza con un altro suo dipinto a olio, Tre suoni , ornava le pareti della sala da pranzo, nella quale c’erano anche i mobili disegnati dall’amico e collega Marcel Breuer. (M.@rt)
Edited by Milea - 4/8/2021, 20:48
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