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Pierre-Auguste Renoir
Lisa con ombrello
Olio su tela, cm 184x115
Essen, Folkwang Museum
Le fattezze di Lise Théhot, la modella preferita da Renoir negli anni 1865-1872, si riconoscono in molti quadri di questo periodo, come La ragazza seduta all'aperto (1869) o la Donna di Algeri (1870). Questo dipinto viene eseguito durante un soggiorno a Chailly, nella foresta di Fointanebleau, dove il pittore trascorre la primavera insieme a Lise e agli amici Sisley e Le Cœur, esercitandosi nella pittura all'aria aperta (sulle orme dei maestri di Barbizon). In quest'opera Renoir si dimostra particolarmente sensibile alla pittura di Courbet , alle sue Ragazze del villaggio esposte alla personale del 1867; evidente è anche il debito nei confronti di Manet e Monet, si pensi in particolare alla tela monumentale delle Donne nel giardino (1866-1867), che era stata rifiutata al Salon. Sul vestito della giovane donna si vedono gli esiti felici delle ricerche luministiche che Renoir svolge in questo periodo: lo strascico nero scintilla per i riflessi della luce, l'ampio vestito della ragazza è suddiviso in zone d'ombra nella parte superiore, le maniche trasparenti rivelano le braccia carnose della modella.
L'eco critica del dipinto sembra favorevole al critico Thoré-Bürger, ammirando gli effetti luminosi del vestito, avanza l'ipotesi che un colore muti a seconda delle tonalità che lo circondano (un pensiero che sta alla base delle ricerche ottiche di Chevreul, fondamentali per il pointillisme di Seurat e Signac). Julius Meier-Graefe ricorderà questo ritratto come un'immagine da sogno: "i numerosi toni di bianco posseggono tutti gli incanti del contrasto, senza contare l'opposizione potente tra il nero pomposo della sciarpa e il rosso di alcuni dettagli. [...] Ma tutti questi toni appaiono soltanto quando si cercano. Svaniscono quando ci si accorge del sogno, La Dama Bianca nell'ombra della foresta" (Mar L8v)
Edited by Milea - 15/9/2022, 15:17 |
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