|
|
|
Pierre-Auguste Renoir
Le bagnanti
Olio su tela, cm 110x160
Parigi, Musée d'Orsay
A posare per questo dipinto è Dedée, la russa Andrè Hessling che in seguito sarà la prima moglie di Jean Renoir: la donna è una delle modelle preferite del vecchio pittore, che ormai vicino alla morte, la ritrae con viva memoria rubensiana. Il tema della bagnante è un tema chiave dell'ultima stagione ("una forma d'arte indispensabile dell'arte" dice Renoir a Berthe Morisot): le donne di Renoir sono libere, disinibite, creature che vivono pienamente la loro fisicità. I nudi realizzati negli anni ottanta - dai contorni netti tipici della maniera aigre dell'artista - già nel decennio successivo acquistano una nuova naturalezza, le linee si ammorbidiscono, la pennellata si fa più fluida: "Guardo un corpo nudo e vi vedo miriadi di sfumature, devo trovare quelle che renderanno sulla tela la carne vive e palpitante". In questo periodo il pittore, assimilata e interiorizzata la lezione fondamentale di Tiziano e di Rubens, acquista una nuova libertà immaginativa e, cessando di guardare con troppa tensione all'arte dei musei, supera il conflitto fra il plein air e l'atelier.
Queste ultime Bagnanti, il canto del cigno di Renoir, sono letteralmente immerse nella natura e le loro forme si integrano e si amalgamano in tonalità rossastre con alberi, fiori ed acqua: in punto di morte il pittore realizza, ancora con lo stupore di un bambino un inno alla vita e alla bellezza eterna. Le forme morbide e abbondanti delle donne ritratte dal pittore in questi anni sono notate da certa critica, che biasima l'enormità delle gambe e delle braccia, la mollezza delle carni e il colore rosso della pelle delle modelle. A costoro Renoir risponde spiegando il proprio intento di amalgamare le proprie figure al paesaggio che serve loro da sfondo, di creare unione con le energie telluriche, da cui la femminilità non può essere dissociata. (Mar L8v)
Edited by Milea - 14/9/2022, 13:20 |
| | |
