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Diego Velázquez
L’incoronazione della Vergine
1641-1644 circa
Olio su tela, 176 x 134 cm.
Madrid, Museo Nacional del Prado
Secondo Lopez Rey, il dipinto risale al 1644, mentre per altri è databile verso il 1641-1642 circa, in quanto si ipotizza che il quadro sia servito successivamente da modello per la versione di Jusepe Martinez completata nel 1644 per la Cattedrale di Saragozza. Per quanto riguarda l’impianto dell’opera, alcuni critici hanno affermato che una xilografia di Albrecht Dürer, l’Assunzione, nonchè temi analoghi affrontati da El Greco, abbiano significativamente influenzato Velázquez. La stessa figura della Vergine può essere stata ispirata dalla Purissima (1631) di Montañés, nella Cattedrale di Siviglia. Anche se nel suo insieme la composizione appare conforme ai lavori analoghi e alla tradizione di El Greco, le forme e i colori dei soggetti di Velázquez non hanno nulla in comune con quelli del suo grande predecessore. Infatti le figure di El Greco erano allungate e piegate secondo un’estetica raffinatissima di arabeschi, quasi stravolte per esprimere fino all’estremo la loro mistica intensità. Le figure di Velázquez sono trattate con sobrietà: i volti e i corpi sono così realistici che un critico dell’Ottocento, Anna B. Jameson considerò una grave mancanza rappresentare la calvizie del Padre Eterno. In contrasto con i giochi di bianco, azzurro e oro, caratteristici di El Greco, Diego Velázquez utilizza una tavolozza in cui predominano i rossi e i violetti che fanno risaltare ancora di più il manto azzurro della Vergine. (Mar L8v)
Edited by Milea - 28/2/2023, 17:28 |
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