Ritratto di Francisco Lezcano, Diego Velázquez - Madrid, Museo Nacional del Prado

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view post Posted on 17/8/2014, 15:53     +7   +1   -1
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Ritratto-di-Francisco-Lezcano-P

Diego Velázquez
Ritratto di Francisco Lezcano
Retrato del bufón español Francisco Lezcano, que fue apodado El niño de Vallecas
1642
Olio su tela, 107 x 83 cm.
Madrid, Museo Nacional del Prado


Francisco Lezcano era un buffone del principe Baltasar Carlos e del funzionario di Palazzo Encnillas, che pugnalò la moglie, ingelosito da Don Diego de Acedo, anch’egli ritratto da Diego Velázquez. Nel dipinto Lezcano, il ragazzo di Vallecas, è vestito di panno verde, colore proprio degli abiti da caccia e conforme al paesaggio della Serra di Madrid che spunta sullo sfondo, lo stesso del ritratto del Principe Baltasar Carlos cacciatore. Il riparo o la grotta in cui si trova il nano è uno scenario adatto alla meditazione. Nello scollo si intravede, raggrinzita ma pulita, la camicia bianca; dal tabarro escono le braccia fasciate di tessuto rosa. La gamba destra è vista di fronte in modo da esibire la sua deformità e la suola della calzatura da zoppo; sulla sinistra la calza ricade sulla caviglia. L’abito, non da mendicante, dà un'impressione di trasandatezza tipica della mentalità disordinata del nano, la cui testa, mitemente inespressiva, si inclina lievemente al sole. Tiene un oggetto tra le mani grassottelle e vicine. Alcuni pensano che sia un “pennello dal manico corto e di forma piatta che il pittore avrebbe lasciato per intrattenerlo”; per altri, invece è “un tozzo di pane o un coccio di tegola”. Pantorba sostiene che si tratterebbe di un mazzo di carte. Avvalorando tale interpretazione, c’è chi azzarda l’idea che le carte da gioco servano al pittore “per animare la positura e stabilire l’atmosfera psicologica del quadro”; infatti le dita corte del nano sembrano pronte a fare un gioco di abilità o mischiare il mazzo. Nel 1964 il dottor Moragas diagnosticò che “soffriva di cretinismo con oligofrenia e ha le consuete caratteristiche di animo ilare e fedeltà canina”. "Il viso ha un’espressione soddisfatta, favorita dalle palpebre socchiuse e dalla bocca semiaperta, che sembra vicino al sorriso...”. Muore nel 1649, tre anni dopo il suo padrone, deceduto a Saragozza nel 1646. (Mar L8v)





Edited by Milea - 28/2/2023, 20:15
 
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