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Diego Velázquez Le filatrici (La favola di Aracne) 1659 Olio su tela, 167 x 252 cm. Madrid, Museo Nacional del Prado
La maggior parte dei critici ascrive il dipinto al 1657 circa in base alle influenze e allo stile di scuola italiana facilmente individuabili. Altri tuttavia, tra cui Lopez Rey, preferiscono datarlo fra il 1644 4 il 1650. Fino alla metà del Novecento il dipinto era intitolato La fabbrica di arazzi di Santa Isabella in Madrid ma noto anche come Le filatrici. Tuttavia, nel 1948, Diego Angulo Iñiguez mise in evidenza per la prima volta una relazione fra la scena raffigurata da Velázquez e il mito di Aracne. Secondo la leggenda, Pallade Atena, la dea protettrice delle arti della tessitura e filatura, fu sfidata e superata dalla sua stessa allieva, una ragazza della Lidia di nome Aracne, che ritraeva gli amori degli dei (il primo raffigurava il ratto d’Europa).
Per disperazione, Aracne s’impiccò e venne trasformata da Atena in ragno. Secondo le ipotesi di Charles de Tolnay e Angulo Iñiguez, le filatrici al lavoro nella tela di Velázquez rappresentano i personaggi della leggenda. La giovane donna sulla destra dovrebbe essere Atena, prima di rivelare la sua vera identità. Sullo sfondo del quadro, attraverso la tecnica degli episodi simultanei, si coglie lo svolgimento della seconda parte della leggenda: davanti all’arazzo di Aracne, raffigurante il ratto d’Europa, un’Atena con l’elmo appare in vesti sfarzose. Il tutto è ambientato in una stanza che sembra essere su un livello più alto, quasi un piccolo palcoscenico. Le macchie di colore applicate attraverso piccoli e rapidi colpi di pennello, tipiche di questa e in altre opere di Velázquez, evidenziano la sua prodigiosa tecnica che in qualche modo anticipa l’impressionismo e il puntinismo. (Mar L8v)
Edited by Milea - 28/2/2023, 17:31
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