PULSATRIX PERSPICILLATA [Gufo dagli occhiali]

FAMIGLIA - Strigidae - LUNGHEZZA - 46cm

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  1. Il Camerlengo
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    GUFO DAGLI OCCHIALI
    (Pulsatrix perspicillata)


    Questo grande rapace tropicale è il più grande rappresentante dei gufi nell'ecozona neotropicale ed è chiamato così perché il disegno facciale di colore bianco assomiglia ad un paio di occhiali. È il più grande gufo neotropicale, è lungo tra i 43 e i 52 cm e ha un'apertura alare tra i 76 e i 91 cm, con le ali prese singolarmente che misurano mediamente 32 cm; la coda è lunga 18 cm, il tarso circa 5,7 cm e il dito medio comprendente anche l'artiglio misura 4,7 cm. Il maschio raggiunge un peso tra i 450 e i 700 grammi e la femmina invece pesa tra i 650 e i 900 grammi. È diffuso dall'America Centrale fino a gran parte dell'America del Sud esclusa la parte meridionale. Nonostante sia assai ben diffuso in gran parte del suo areale, a causa della sua naturale diffidenza e riservatezza il gufo dagli occhiali risulta assai raro da avvistare. La sua innata cautela lo porta infatti a preferire come propria dimora luoghi selvaggi e relativamente difficili da raggiungere, come dense foreste pluviali e savane alberate, anche se qualora non venga disturbato dall'uomo può frequentare anche ambienti antropizzati, risultando un valido aiutante contro gli insetti e i murini. La dieta del gufo dagli occhiali risulta abbastanza varia, in quanto esso si nutre praticamente di tutto ciò che è in grado di inghiottire dopo averlo spezzettato col forte becco, in particolare piccoli mammiferi fino alla grandezza di un opossum, uccelli di piccole dimensioni tra cui anche piccoli gufi e alcuni insetti.


    Il nome comune gufo dagli occhiali deriva dai segni bianchi incrociati attorno agli occhi che ricordano un paio di occhiali. Come molti altri rapaci notturni ha il piumaggio soffice e vaporoso che gli permette di volare senza far rumore; per questo motivo e per la sua grande riservatezza, anche se molto comune, è di difficile osservazione. Il dorso, la grande e tonda testa priva di ciuffi auricolari, le ali e la corta coda nella maggior parte dei casi sono di un bel bruno scuro, più raramente invece sono grigie; la gola e il giugulo si differenziano dal ventre da una fascia di piumaggio scuro. Questa particolare colorazione viene messa in risalto dalle marcature bianche, presenti sulla faccia e sul collo, dando l'impressione di un disegno delineato da contorni netti. Il becco, forte e curvo, è bianco-giallastro o crema, la parte ventrale è di colore uniformemente bianco, giallo o aranciato e occasionalmente può avere sparse striature a seconda della sottospecie presa in considerazione, la zona pericloacale è scura, le gambe sono piumate, le zampe robuste sono grigio scure e gli artigli sono possenti ed affilati. Gli appariscenti colori e il disegno facciale gli danno la capacità di mimetizzarsi con la foresta tropicale nelle giornate soleggiate con fitte ombre e illuminazioni molto sgargianti che creano un alto contrasto di luce. Il gufo giovane si differenzia visivamente dall'adulto ed un tempo si pensava addirittura che fossero specie diverse. Gli esemplari giovani, che la popolazione locale chiama "gufi bianchi", sono completamente bianchi con solamente una fascia nera attorno agli occhi, identica a quella degli adulti, che ricorda una mascherina per dormire; con il progredire dello sviluppo delle piume prendono una colorazione grigio-brunastra sulle ali ed una brunastra attorno al collo, somigliante ad un collare. Presenta un dimorfismo sessuale basato sulla dimensione maggiore della femmina rispetto al maschio mentre la colorazione del piumaggio non presenta diversificazioni. Il suo vasto areale va dal sud del Messico fino ad una buona parte dell'Argentina e ai due terzi del Sud America, ma è maggiormente concentrato nella parte nord-occidentale. È molto diffuso in Costarica, in Colombia e nella Foresta Amazzonica, mentre nelle altre zone la sua presenza è meno frequente. E' una specie notturna che preferisce vivere nelle vicinanze dell'acqua, dato che ama l'umidità, dove siano presenti alberi voluminosi come il Pithecellobium e l'Anacardium; in generale si trova in dense foreste pluviali, dove i grandi alberi gli offrono un riparo sicuro e tranquillo, tuttavia si adatta anche a foreste asciutte, zone di fitta boscaglia alternata a radure, in foreste a galleria, nelle savane alberate, nei frutteti o anche in piantagioni come quelle di caffè purché con alberi sparsi. È stanziale a quote comprese tra il livello del mare e i 500 metri, sebbene possa raramente raggiungere anche altitudini prossime ai 5000 metri, anche se a quelle quote non è stanziale.


    IL CANTO: c'è più probabilità ad udirlo che a vederlo date le sue abitudini; in particolare preferisce cantare sotto la luce lunare nelle notti tranquille. Presenta un'ampia serie di vocalizzi. Il maschio, che può essere maggiormente udito nelle ultime settimane prima della nidificazione, emette diversi gridi territoriali gutturali sordi: un "Boo boo" profondo, andando via via addolcendosi e un "Pup-pup-po" o "Pum-pum" anch'esso addolcendosi e velocizzandosi; per questo in Brasile viene chiamato "gufo bussatore", che più di sembrare un canto, sembra un bussare. La voce della femmina è più acuta del maschio a causa delle ridotte dimensioni della siringe, diventando uno stridio prevalentemente per attirare l'altro sesso durante il ciclo estrale. Spesso compiono dei duetti antifonali indipendentemente dal sesso dell'altro, uno emette un "wuwuwu" molto basso e l'altro emette un "hahaha" più alto, creando un "whawhawha" che ricorda una folle risata. Quando è allarmato, invece, tende a produrre tre o quattro gridi discendenti gravi che sembrano un ringhio. Durante il tramonto da posti ben visibili, sia gli adulti che i giovani gufi, emettono versi simili al falco. Il pullo emette una serie di fischi e gorgoglii tipici anche nelle altre specie; invece quando piange, a differenza dell'adulto che non apre il becco, esso lo sbatte con un movimento delle mascelle emettendo un rumore. Il disco facciale, così come in altri gufi, agisce come un riflettore parabolico di suoni, focalizzandoli con frequenze superiori ai 5 kHz ed amplificandoli di 10 dB. In Perù il gufo dagli occhiali viene chiamato "becchino" perché uno dei suoi canti più comuni è paragonato al suono che produce un becchino battendo i chiodi su una bara. Il canto, inoltre, ricorda anche il piagnucolio di un gatto, per questo i sudamericani lo vedono come un gatto con le ali: "Il gufo dagli occhiali è uguale a un gatto ma ha le ali e può volare; ha al posto di denti e fauci un becco e il suo verso è simile a quello di un gatto". ASCOLTA CANTO DI UN MASCHIO E IL CANTO DI UNA FEMMINA



    ALIMENTAZIONE E RIPRODUZIONE - La vita diurna è piuttosto ridotta, tende a preferire il riposo all'attaccatura al tronco dei rami al riparo tra le frasche. Solo quando arriva il crepuscolo, inizia a cacciare, per questo motivo è raro avvistarlo, tuttavia può cacciare anche di giorno se le giornate sono nebbiose e nuvolose. Pratica una caccia d'appostamento, cioè si appollaia su un ramo basso e osserva e ascolta l'area circostante; può rimanere a farlo anche per diversi giorni e notti e il suo territorio di caccia si estende generalmente tra i 0,5 e i 2 o più km²; quando trova la preda prescelta si scaglia verso di essa molto agilmente per un gufo della sua taglia con un rapido e silenzioso balzo, la afferra e la porta al nido per cibarsene. In alcuni areali distributivi vive in zone molto popolate da colibrì che caccia volentieri nel crepuscolo, per questo alcuni studiosi hanno imparato a fare attenzione ai richiami d'allarme di questi ultimi, intensi e ripetuti in presenza del gufo dagli occhiali, per poterlo osservare. Il gufo dagli occhiali è carnivoro, preferisce mangiare topi ed insetti ma ha come preda la maggior parte di ciò che è in grado di catturare. Piccoli mammiferi tra cui opossum, moffette dal cappuccio, furetti, conigli, formichieri, pipistrelli, piccoli roditori e murini; alcuni ricercatori hanno scoperto anche che si ciba di bradipi tridattili grandi quattro volte lo stesso gufo, grazie alla grande lentezza di questi. Ancora, il gufo dagli occhiali si può cibare di uccelli, che riesce a ghermire mentre riposano, tra cui corvi, gazze ladre, ghiandaie, piccoli gufi, oropendole, piccioni e rigogoli. Cercando nella vegetazione può catturare anche grandi insetti, bruchi, cavallette, scarafaggi e più raramente ragni di grandi dimensioni. Può nutrirsi altresì di rettili, in particolare piccole lucertole, pesci, rane, raganelle e insolitamente, nelle foreste di mangrovie, anche granchi e gamberi di fiume. L'alimentazione del gufo dagli occhiali è nota grazie ad esami delle sue borre (rigurgiti delle parti indigeribili delle prede), che contengono crani, becchi, zampe e unghie di uccelli e mammiferi, o anche peli, squame e piume che rimangono intatte; ci possono essere anche borre di piante che però provengono dall'intestino dell'animale predato. Il gufo dagli occhiali è monogamo, difatti vive solitario o in coppia perché è territoriale e non ama stare in compagnia, per rafforzare i legami di coppia si liscia col becco reciprocamento con la compagna. Comunemente il corteggiamento, in cui il maschio procura del cibo alla femmina, viene accompagnato da molti movimenti delle ali e del corpo del primo. Avvenuto l'accoppiamento, nidifica nelle cavità naturali di grandi alberi, in cavità formate dal vento forte che spezza le cime o in nidi abbandonati di altri uccelli; deponendo, nella stagione secca e all'inizio della stagione delle piogge a seconda della zona (tra aprile e giugno in Messico, tra aprile e settembre in Costarica e tra settembre e ottobre a Panamá), solitamente due uova, talvolta anche tre, quasi tonde o leggermente ovalizzate, di colore bianco, grandi approssimativamente 50,5 per 42,5 mm. L'incubazione dura per 28 - 33 giorni, la femmina cova le uova e il maschio si occupa di cacciare e nutrire la compagna e successivamente i pulli, di cui spesso sopravvive un solo nidiaceo poiché il più debole sopraffatto dal più forte non riesce a cibarsi, morendo in poco tempo. I nascituri cominciano a gironzolare nelle prime 5 - 6 settimane di vita rimanendo con i genitori sui rami vicini poiché non sono in grado di volare pienamente non avendo ancora sviluppato il piumaggio da adulto per cui vengono alimentati da essi per un massimo di un anno per poi diventare indipendenti. Lo sviluppo del piumaggio da adulto può durare fino al quinto anno di vita poiché deve cambiare diverse volte le piume per rimuovere il colore bianco caratteristico dei pulli, ed è accertato che in libertà il piumaggio si sviluppa più velocemente; la maturità sessuale viene raggiunta quasi contemporaneamente allo sviluppo del piumaggio, intorno ai 3 - 5 anni di età. Il gufo dagli occhiali è un uccello piuttosto longevo grazie anche alla scarsità di predatori: mentre in cattività vive dai 25 ai 30 anni, in natura arriva a vivere fino a 35 anni. Pochi sono i predatori che possono insidiarlo, dato che solitamente tende ad appollaiarsi sui rami che pendono verso il basso, nascondendosi tra le foglie. A volte viene cacciato da uccelli più grandi, come alcuni falchi che possono catturare il gufo per lo più di giorno quando si riposa, diventando una preda facile. Trattandosi di una specie protetta è vietata la cattura e la detenzione di esemplari liberi, ma è talvolta fatto riprodurre e allevato in cattività per divenire animale domestico. Considerato come la fonte del sonno, vengono cantate delle canzoncine locali su di lui ai bambini per farli addormentare, è utile per l'uomo poiché aiuta a mantenere le popolazioni di animali dannosi in equilibrio consumando molti animali come insetti, topi e ratti, aiutando a controllare l'aumento di malattie e i danni alle coltivazioni, e come predatore della sua catena alimentare, è un indicatore della salute ambientale dell'ecosistema in cui vive.

    FAMIGLIA - Strigidae
    SPECIE - Pulsatrix perspicillata
    LUNGHEZZA - 46 cm
    DISTRIBUZIONE - Dal Messico a Sud fino allìArgentina settentrionale, Paraguay e Brasile
    NIDO - Un grande foro o una cavità in un albero
    MIGRAZIONE - Stanziale
    PIUMAGGIO - Sessi simili



    Edited by Il Camerlengo - 22/8/2014, 00:04
     
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