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Antonio Allegri detto il Correggio
Riposo durante la fuga in Egitto con san Francesco
1520
Olio su tela, 146,2 x 136,4 cm.
Firenze, Galleria degli Uffizi
Il “Riposo” degli Uffizi è considerata dagli studiosi l’ultima pala d’altare del primo periodo della carriera di Correggio. Contrariamente alla maggior parte delle opere dell’artista se ne conosce il committente, un certo Francesco Munari, e l’ubicazione originaria, la cappella della Concezione presso la chiesa di San Francesco a Correggio. Nel 1638 il quadro fu asportato dalla cappella del duce Francesco I d’Este, che lo sostituì con una copia tuttora in situ. Nel 1649 fu ceduto al granduca di Toscana in cambio di un Sacrificio di Isacco di Andrea del Sarto, conservato presso la Gemäldegalerie di Dresda.
L’episodio rappresentato è tratto dal Vangelo apocrifo dello Pseudo Matteo: durante un momento di riposo della Sacra Famiglia nel corso della fuga verso l’Egitto, san Giuseppe offre a Gesù alcuni datteri appena colti da un ramo di palma. L’introduzione di san Francesco va messa in rapporto al nome del committente Francesco Munari che, secondo i documenti voleva essere sepolto proprio nella cappella. La scelta di aggiungere la figura di un santo alla rappresentazione di episodi della Vita di Cristo non era inoltre un fatto insolito, ma piuttosto diffuso. Dal punto di vista compositivo, la scena è simmetricamente divisa dalla figura della Madonna e dal tronco della palma a cui la donna è appoggiata. Questa rigida partizione, appena smorzata dalla disposizione diagonale dei due uomini, conferisce al quadro una certa iconicità. La tipologia di donna scelta per rappresentare la Madonna, dai tratti marcati e i capelli scuri, è nuova per Correggio. A questo proposito è stato notato che, da questo momento in poi, il pittore prediligerà la tipologia bionda per i dipinti più intimi e su scala ridotta, quella bruna per le trattazioni più narrative e monumentali. (Mar L8v)
Edited by Milea - 10/3/2023, 10:53 |
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