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Peter Paul Rubens Romolo e Remo 1615-1616 Olio su tela, 210 x 212 cm. Roma, Pinacoteca Capitolina
Il dipinto è la seconda e più famosa versione che Rubens tratterà più volte nel corso della sua attività. Se ne conosce una di qualche anno prima in cui il pittore si era limitato al particolare dei bambini allattati dalla lupa. Sulla sinistra del quadro è raffigurata Rea Silvia, madre dei due piccoli, accanto al fiume Tevere rappresentato secondo i modelli di allegorie fluviali già presenti nell’arte antica. Dal fondo sulla destra avanza il pastore Faustolo, che adotterà i prodigiosi gemelli, attirato dall’inconsueta scena che si mostra ai suoi occhi. Come raccontato da Virgilio nel libro VIII dell’Eneide, il pastore vide una lupa con due gemelli che succhiano impavidi il latte dalle sue mammelle, mentre essa le accudiva.
Il polo di attrazione del dipinto è rappresentato dai biondi e paffuti figli di Marte e Rea Silvia che giocano ignari accanto alla belva che credono loro madre. Il quadro dipinto di Rubens ad Anversa è un omaggio alla città di Roma nella quale aveva ottenuto i primi importanti riconoscimenti del suo straordinario talento. Per le figure della lupa e dei bambini si è ispirato a una scultura antica, ai suoi tempi già molto danneggiata e oggi distrutta, conservata allora nel Belvedere; da essa aveva tratto un disegno, ora conservato nella Biblioteca Ambrosiano di Milano, inserendo già delle canne come sfondo. Accanto al disegno l’artista aveva trascritto quei cinque versi dell’Eneide in cui Virgilio parla dell’incredibile scoperta del pastore Faustolo dalla quale avrà origine la grande Roma. (Mar L8v)
Edited by Milea - 20/3/2023, 12:36
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